Non conosce ancora Latina, ma “studierà” prestissimo la città e il territorio della provincia con l’aiuto dei colleghi e delle altre istituzioni. Lavorerà in continuità rispetto alle attività intraprese dal suo predecessore, Carmine Belfiore, al quale rivolge un vivo ringraziamento anche per i fiori trovati sulla sua scrivania e i migliori auguri per il nuovo incarico, ma al momento non ha programmi e ricette da somministrare. “Diffido di chi pur non conoscendo direttamente le criticità di un territorio arriva con un programma o una ricetta”. Queste le prime parole del nuovo Questore della provincia di Latina Maria Rosaria Amato, pronunciate stamane nel corso di un incontro con la stampa organizzato per la sua presentazione. Con lei al tavolo della conferenza il capo di Gabinetto della Questura Paolo Di Francia.
Viso aperto e sorridente, la prima donna Questore di Latina cerca una fattiva collaborazione: “La mia porta resterà aperta – ha detto – per collaborare il più possibile con i cittadini”. Uno degli obiettivi di fondo del suo lavoro, spiega, è quello di ridurre il più possibile il divario tra la sicurezza oggettiva e quella percepita. Un obiettivo per il quale sarà determinante la comunicazione.
Criminalità di strada e organizzata, corruzione, reati contro le donne… Il nuovo Questore di Latina in questi primi giorni imposterà il lavoro sulla base delle specifiche competenze del personale. “C’è tanto di cui occuparsi, non ci sono ricette magiche. Prima conoscere, cogliere i segnali che arrivano dal territorio e quindi modulare le proprie azioni in base alle necessità che verranno di volta in volta evidenziate”.
Al Questore abbiamo chiesto notizie sul potenziamento del personale di cui si è parlato nelle scorse settimane. “E’ in corso una rivisitazione degli organici a livello centrale – ha chiarito la dottoressa Amato – Sulla base di determinati indici seguirà un adeguamento degli organici degli uffici periferici. Questo non toglie che da Latina possano partire nuove richieste”.
