Urban Center di Latina, la sede provvisoria sarà al Palazzo della Cultura. Prossima la prima assemblea

Il progetto dell’Urban Center di Latina, uscito ieri dalla fase costituente dell’associazione “Casa della città e del territorio” al terme del terzo incontro programmato per la raccolta delle adesioni, proseguirà con la prima assemblea. La data non è stata ancora resa nota, mentre è stata comunicata quale sarà la sede dell’associazione che provvisoriamente è stata messa a disposizione dal Comune di Latina. Si tratta della sala multimediale del Palazzo della Cultura. “Un ‘regalo’ alla città da parte dell’amministrazione, per questo importantissimo strumento di coordinamento sul territorio”, ha detto la consigliera Celina Mattei, presidente della commissione Urbanistica che ha promosso ed organizzato gli incontri, l’ultimo con le associazioni, e i due precedenti con i professionisti e con gli imprenditori.

“Sono stati incontri molto utili, che hanno dato impulso a nuove idee e progetti. Qualcuno ha persino definito questo modello come un cambiamento epocale per Latina e sono molto soddisfatta del risultato: finora sono state 52 le disponibilità di adesione”, ha commentato Mattei.

“Non lo chiamiamo Urban Center – è stato spiegato nel corso dell’incontro di ieri da Attilio Drigo, coordinatore e anche lui promotore in questa fase costituente – A noi serve un reale centro di ascolto e confronto civico. Per questo il nome scelto ‘Casa della città e del territorio’ è molto più corretto e preciso del senso per il quale l’associazione è stata concepita. Il termine “territorio” rappresenta al meglio la situazione di Latina, città che è molto diffusa tra ampi quartieri e borghi che si diramano anche molto lontani dal centro urbano”.

Si tratta di uno strumento – ha aggiunto Mattei – che vuole promuovere e diffondere la cultura e la conoscenza su temi sociali, culturali ed economici dell’architettura e dell’urbanistica, considerando lo spazio di vita in tutte le sue accezioni. Per questo motivo non va considerata dal solo punto di vista urbanistico. Lo spirito della Casa della Città e del Territorio è a tutto tondo”.

“La Casa della Città e del Territorio – ha commentato infine Emanuele Di Russo, consigliere comunale di Lbc con mandato del sindaco alla Democrazia partecipata – è strumento di concertazione, di prevenzione del conflitto e di controversie, e contemporaneamente di emersione del disagio e di gestione delle risorse e delle opportunità della comunità e del territorio. È formazione di intelligenza collettiva e connettiva, sostanza del concetto di Smart City, troppo spesso banalizzato a facile soluzione tecnologica dei mali del territorio. È esercizio ai diritti e doveri del cittadino alla conoscenza delle dinamiche amministrative, un antidoto a potenziali derive personalistiche dell’uomo forte di turno o della politica”.