Latina, Procaccini come un ciclone per l’unità dei popoli e un’Europa diversa

Si apre a Latina la campagna elettorale di Nicola Procaccini e Fratelli d’Italia per le europee 2019.

L’evento è stato organizzato al foyer del teatro di Latina da Nicola Calandrini, dal capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale Andrea Marchiella e dalla consigliera Matilde Celentano.

In sala il vice coordinatore regionale, Enrico Tiero, tanti ex amministratori di centrosinistra e di centrodestra.

 “Essere qui, a Latina, nel cuore della destra d’Italia per me è speciale. Chi oggi ci accusa di essere euroscettici o di voler andar via dall’Europa si sbaglia di grosso. Noi siamo quella storia umana e politica che da tempi non sospetti – spiega Procaccini – sosteneva le ragioni di unità di popoli che, certamente, non è stata semplice ma che non è impossibile. Abbiamo gettato i semi della società occidentale”.

La scelta di correre per le europee non è casuale.

E’ legata alla storia dell’attuale sindaco di Terracina e alla sua storia umana e politica.

“C’è un corto circuito in cui si è smesso di difendere se stessi perché il semplice difendere se stessi significa attaccare qualcun altro. Su questa deriva si è innestata la politica europea portandoci in un vicolo cieco. Quello che vogliamo provare a riaprire con un obiettivo certo ambizioso ma possibile che sta nel rivoluzionare l’Europa riportandola a quell’idea capace di affascinare i popoli d’Europa. I ragazzi che hanno abbattuto il Muro di Berlino nel 1989  – continua Procaccini – non lo hanno fatto perché in Europa si decidesse la lunghezza della zucchina o se la pizza si può cucinare in un forno a legna o meno”.

Determinazione e rigore sono le parole d’ordine con uno sguardo anche al futuro dell’Italia.

 “Su questa competizione si misurerà la nostra capacità di andare a rompere un accordo di governo fatto da due forze politiche talmente distanti tra loro che stanno dimostrando di avere a cure solo la poltrona. Questo contratto di governo non è figlio della volontà degli elettori ma – conclude Procaccini – di qualcosa appiccicato a caso, basta vedere le scelte economiche, su qualche foglio in una nottata”.

Non manca un colpo ben assestato al governo giallo – verde.

“Navigator e reddito di cittadinanza non si pagano con soldi che ci sono ma con debiti che si fanno per miliardi di euro. Chi li pagherà? I nostri figli. I cittadini di Latina che magari non sono ancora nati. Il tutto per speculare su qualche voto alle elezioni del 26 maggio. Scaricare – continua Procaccini – i privilegi di oggi è la cosa più vigliacca che si possa fare”.

L’applauso arriva fragoroso.

“Ringrazio tutti coloro che pur non essendo di fratelli d’Italia ha scelto di credere in Nicola Procaccini al di là del partito. Abbiamo di fronte una sfida enorme che riguarda conclude Procaccini – quattro regioni. Sono certo che se uniamo le forze all’insegna delle idee e dei progetti riusciremo a vincere questa sfida non personale ma per cambiare insieme”.