Cori, estorsione ai danni di un imprenditore: due arresti

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Avevano sottratto un autocarro, un bob cat e attrezzature edili ad un imprenditore di Rocca Massima, tentando di estorcergli denaro in contante in cambio della restituzione dei mezzi. Dopo dieci mesi di indagili, i Carabinieri di Aprilia e i militari della stazione di Cori, questa mattina alle 6.00 hanno arrestato i responsabili, su disposizione del Tribunale di Latina. L’ordine di custodia cautelare in carcere ha raggiunto un insospettabile, Pasquale T., di 55 anni,  titolare di un ristorante di Cori e Federico M. di 36 anni, persona già nota alle forze dell’ordine, accusati di furto aggravato edc estorsione. L’episodio avvenuto a Cori risale al 17 febbraio scorso. Un imprenditore di Rocca Massima si era recato presso la stazione dei Carabinieri di Cori per denunciare il furto del Bob Cat, di un autocarro e di altri attrezzi utilizzati nell’attività edilizia, per un valore complessivo di 80 mila euro. Un parente della vittima era poi stato contattato dai due artefici, che fingendo interesse per il caso si erano proposti di aiutarli a ritrovare il maltolto, dietro pagamento di 13 mila euro in contante. Il materiale, dopo una segnalazione anonima, era stato ritrovato in un luogo abbandonato nel comune di Cecchina il 23 febbraio e restituito al proprietario. La segnalazione e lo strano ritrovamento però hanno insospettito i militari che hanno proseguito le indagini. Le intercettazioni telefoniche ed ambientali, oltre alle perquisizioni ed ai sequestri, hanno permesso di acquisire indizi importanti sulla colpevolezza dei due uomini, che col metodo del “cavallo di ritorno”, dopo aver rubato il materiale, avevano anche tentato di estorcere denaro per la somma di 13 mila euro al proprietario in cambio della restituzione. I due, accusati a vario titolo di furto aggravato ed estorzione , sono stati trasferiti presso il carcere di Latina a disposizione del giudice.