Aprilia, amministrazione e PD: la guerra degli scarichi

Dalla Regione Lazio una risposta eloquente, che sembrerebbe screditare la battaglia a colpi di mozioni condotta dal Partito Democratico di Aprilia, che ha cercato di far approvare all’assise un nuovo documento per chiedere all’ente regionale la proroga al termine ultimo di adeguamento, possibile costituendo consorzi con più di 2000 abitanti.Un giudizio chiaro quello espresso dal vicesindaco Franco Gabriele, che ha accusato i i consiglieri Giovannini e Tomassetti di populismo per aver portato in aula proposte irricevibili. La risposta del Partito di centrosinistra non si è fatta attendere. Il consigliere Monica Tomassetti attraverso una nota stampa, ha accusato l’assessore di aver abbandonato i cittadini delle periferie. Sugli scarichi, a pochi giorni dalla scadenza per l’adeguamento, prende forma una battagli a colpi di reciproche accuse. “La risposta della Regione Lazio- ha commentato l’assessore Franco Gabriele-che ha negato la possibilità di prorogare la scadenza prevista per l’adeguamento degli scarichi è la risposta tangibile alla proposta populista del Partito Democratico di Aprilia, la dimostrazione pratica che la propaganda elettorale priva di fondamento può aizzare momentaneamente le folle, ma ha vita breve”. Parole durissime, quelle pronunciate dal vicesindaco, in risposta a PD e Consorzi in relazione alla richiesta di proroga sull’adeguamento degli scarichi nelle periferie non servite da reti fognarie, presentata dai democratici e bocciata dalla maggioranza. A dare man forte all’amministrazione, che aveva bollato la proposta dei consiglieri Giovannini e Tomassetti come irricevibile, una nota trasmessa il 9 dicembre scorso dalla giunta di centrosinistra guidata da Nicola Zingaretti. Il documento del PD regionale, secondo le civiche, contraddice gli esponenti locali del partito rispetto alla possibilità di trovare tra le maglie del Piano di Tutela delle acque regionale la possibilità di prendere tempo rispetto al termine ultimo per l’adeguamento, fissato al 22 dicembre dalla legge nazionale e dalle direttive europee. “Il PTAR- si legge nel documento firmato dal direttore del settore ambiente, il dottor Lasagna- fissa la data del 22 dicembre 2015 come termine ultimo per adeguare gli scarichi di piccoli insediamenti, case sparse, insediamenti isolati e agglomerati urbani inferiori a 2000 abitanti (…) scadenza che scaturisce dalla normativa nazionale. Pertanto, dal punto di vista giuridico, risulta inapplicabile da parte della Regione Lazio una proroga di una scadenza fissata dalla normativa nazionale e comunitaria”. Parole eloquenti per l’assessore all’urbanistica Franco Gabriele, che accusa il Partito Democratico di aver prodotto atti al solo fine di screditare il lavoro svolto dall’ente di piazza Roma, calamitando il facile consenso dei cittadini. “Mi hanno accusato- replica il delegato- di essere stato a capo del consorzio. Voglio ricordare a coloro che oggi fanno parte del Coordinamento che allora abbiamo costretto la politica ad approvare atti fondamentali al risanamento. Oggi qualcuno invece preferisce correre dietro ai partiti, decretando la morte dell’organismo nato con ben altre funzioni. Quanto al PD, la risposta dell’ente governato dal centrosinistra rende bene l’idea della brutta figura a cui i due consiglieri si sono esposti”. Non si è fatta attendere la risposta del consigliere Monica Tomassetti in particolare sulla mozione contenente la richiesta di proroga alla regione Lazio sull’adeguamento degli scarichi in base a quanto previsto dalla DGR 440 del 04 agosto, che allunga i termini per i nuclei superiori a 2000 abitanti. Un atto che per altro il PD ha sempre indicato come fisiologica conseguenza alla richiesta di proroga votata a luglio da tutto il consiglio. “Un buon amministratore- ha affermato l’esponente del PD- deve saper leggere le carte, ma soprattutto deve dimostrare di saper prendere le parti dei cittadini anche lottando contro le note dei burocrati. Il Vice Sindaco che governa questa città sin dal 2009  solo nel 2014 si ricorda che è necessario approvare un regolamento, un anno  dopo la sua elezione e tre anni prima del nuovo appuntamento elettorale. PD non  millanta nulla, si impegna per i cittadini che l’assessore Gabriele ha dimenticato, per diventare compiacente con il potere. La legge 152/2006 all’Articolo 77 stabilisce che le regioni possono motivatamente prorogare il termine del 23 dicembre 2015 per poter conseguire gli obiettivi dei corpi idrici quando il conseguimento sarebbe “sproporzionalmente costoso”, normativa ripresa dalla delibera regionale, predisposta dal dirigente stesso Mauro Lasagna, che nella nota diretta all’ente, in un passaggio non sottolineato dall’assessore, sollecitava il comune a evidenziare eventuali difficoltà per programmare l’attività di revisione nel rispetto dell’ambiente ed in maniere sostenibile, in occasione dell’aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque in prossima redazione. Il PD, in accordo con la delibera, chiedeva di istituire consorzi di oltre 2000 mila abitanti”.