Valerian e la città dei mille pianeti, poca originalità ma grande gusto visivo per il film di Besson

Divenuto ormai celebre come il film francese più costoso della storia, con un budget di circa 200 milioni di euro, Valerian e la città dei mille pianeti approda finalmente nei nostri cinema, segnando il ritorno al genere fantascientifico per il regista Luc Besson, che realizza con quest’opera un sogno cullato a lungo.

Valerian (Dane Dehaan) e Laureline (Cara Delevingne) sono agenti speciali del governo dei territori umani, il cui compito è mantenere l’ordine nell’Universo. Sotto le direttive del loro comandante, i due si imbarcano in una missione nella città intergalattica di Alpha, una metropoli in continua espansione la cui popolazione è composta da migliaia di specie diverse provenienti da ogni parte dell’universo. All’interno di Alpha sembra infatti annidarsi qualcosa in grado di mettere a rischio la pace tra i popoli.

Basato sul fumetto francese Valerian et Laureline scritto da Pierre Christin e illustrato da Jean-Claude Mézières, il film di Besson ne ricalca atmosfera e inventiva, la stessa che ispirò, a suo tempo, la saga di Guerre Stellari. Il regista francese confeziona così un prodotto d’intrattenimento di alto livello, concentrandosi specialmente sull’estetica e sull’immaginario fantascientifico con il quale poter attrarre il pubblico. L’impresa gli riesce magnificamente, poiché sotto questo punto di vista il film è sbalorditivo, presentando luoghi e creature di cui si vorrebbe sapere ancora di più, il tutto unito ad una buona dose di effetti speciali estremamente curati e coinvolgenti e a diverse sequenze memorabili. Merito anche di una regia che sa come gestire il tanto materiale e di una fotografia che regala al film entusiasmanti giochi di colore e luci, portandoci costantemente da un mondo ad un altro, incantando ogni volta.

Se dunque l’aspetto visivo è perfettamente riuscito, altrettanto non si può dire della sceneggiatura, scritta da Besson stesso. Il problema di questa si riscontra essenzialmente nel suo non essere all’altezza della materia trattata, finendo per raccontare senza grosse originalità una storia classica del genere. Questo, ed alcuni dialoghi eccessivamente telefonati, frenano un po’ l’entusiasmo dello spettatore durante la visione.

Certo, quando si guarda ad un film del genere la storia passa quasi in secondo piano, ma non sarebbe dispiaciuto veder unita a cotanta ricerca estetica anche una storia con qualche spunto di originalità. Ad ogni modo il film risulta godibile, di buon intrattenimento e in grado di regalare anche qualche emozione. Tra il classico tema ambientalista e la love story dei protagonisti, la pellicola scorre veloce nonostante la sua durata di 137 minuti.

Merito anche dei due protagonisti. L’alchimia tra Dane DeHaan e Cara Delevingne è una delle cose migliori del film, facendo in modo di far appassionare alle loro vicende chi li guarda. Entrambi ben calati nel ruolo, donando a questi, pur senza grosse caratterizzazioni, la giusta importanza nella storia. Impossibile non citare anche i piccoli ma iconici ruoli di Ethan Hawke e Rihanna. Se il primo sorprende in dei panni in cui non siamo soliti vederlo, la cantante barbadiana dà il meglio di sé in quella che è una delle più riuscite sequenze del film, stupendo non solo per bellezza ma anche per bravura.

Valerian e la città dei mille pianeti si afferma dunque come un più che discreto film di fantascienza, capace di far dimenticare allo spettatore di trovarsi in una sala cinematografica, per portarlo su mondi lontani in avventure straordinarie.

Valerian e la città dei mille pianeti, diretto da Luc Besson con Dane DeHaan, Cara Delevingne e Rihanna è in sala dal 21 settembre nei cinema di Latina (Oxer, Supercinema), Aprilia (Multiplex Village Cinemas), Formia (Del Mare Multisala), e Terracina (Rio Multisala).