Abc Latina, via il bavaglio: l’avvocato del Comune spiega la sentenza

L'avvocato Paolo Cavalcanti

Servizio rifiuti a Latina: “Il Comune chiamato alla rideterminazione con precisi obblighi conformativi, per ragioni di effettività del giudicato”.

Nonostante il tentativo di imbavagliamento, l’avvocato del Comune di Latina Paolo Cavalcanti è stato audito in commissione Trasparenza. Mattinata di fuoco, oggi, nell’aula “Rita Calicchia”. L’avvocato ha conferito in merito alla sentenza del Consiglio di Stato con la quale è stato dichiarato illegittimo l’annullamento della gara per l’assegnazione del servizio di igiene urbana.

L’avvocato ha offerto ai commissari una sua lettura del verdetto, partendo ovviamente dalla fase precedente del contenzioso.

Rispetto alla richiesta di annullamento, da parte della società De Vizia Transfer spa, del ritiro della gara e dell’internazionalizzazione del servizio, Cavalcanti ha fatto presente ai commissari che il Tar ha accolto favorevolmente i rilievi preliminari articolati dall’Avvocatura nell’interesse del Comune, senza affrontare il merito delle censure ma comunque “evidenziando la pari dignità ed eleggibilità della scelta di internalizzazione”.

Il Tar quindi, sulla base dei rilievi preliminari mossi dall’Avvocatura dell’ente municipale “ha rilevato il difetto della società a contestare l’annullamento della competizione (anche se vi aveva partecipato, ndr) e l’inammissibilità della correlazione affermata dall’impresa rispetto a due vicende provvedimentali autonome e distinte, ovvero annullamento della gara e affidamento del servizio all’azienda speciale Abc Latina”, ha sottolineato l’avvocato.

Con il ricorso al Consiglio di Stato, la società De Vizia Transfer ha ottenuto la parziale riforma della sentenza del Tar. E qui l’avvocato è entrato nel merito della vicenda. Cavalcanti ha spiegato che i magistrati della sezione del Consiglio di Stato interessata alla causa hanno stabilito, contrariamente a quanto dichiarato dal Tar, che la società in questione è titolare di un interesse qualificato che la abilita ad insorgere cumulativamente sia contro il ritiro della gara, poiché partecipante alla stessa, che contro l’internalizzazione del servizio, poiché operatore del servizio.

Detto ciò, l’avvocato del Comune ha offerto ai consiglieri comunali della commissione Trasparenza una lettura più approfondita della sentenza del Consiglio di Stato, facendo notare che essa si muove su due livelli, uno di natura formale (ha annullato il ritiro della gara) e l’altro legato alla motivazione (legittima l’internalizzazione se motivata da un raffronto tra l’interesse pubblico e quello privato sacrificato), tanto da affermare sostanzialmente che la palla del servizio rifiuti torna nelle mani del Comune per una rideterminazione, ri-esercizio, con precisi obblighi conformativi.

L’avvocato Cavalcanti ha concluso il suo intervento rappresentando alla commissione che la società De Vizia il 15 aprile 2019 ha notificato il ricorso per revocazione.

Vietato domandare, visto il clima rovente, con quale modalità il Comune, a suo parere, avrebbe potuto o dovuto eseguire la sentenza del Consiglio di Stato.