Acqualatina, aumento di capitale da 30 milioni. Lbc: “Celentano oscura il Consiglio”

Acqualatina prepara un aumento di capitale da 30 milioni di euro, che sarà discusso il 17 settembre in un’assemblea straordinaria dei soci. Una decisione passata quasi sotto silenzio e sulla quale Latina Bene Comune ha chiesto un accesso urgente agli atti al Comune.

“Ancora una volta – dichiarano i consiglieri Lbc Dario Bellini, Damiano Coletta, Floriana Coletta e Loretta Isotton – il Consiglio comunale rischia di non essere messo nelle condizioni di affrontare con consapevolezza una scelta che avrà ricadute economiche dirette su bilancio e cittadini. È una dinamica che si ripete: progetti strategici, come l’impianto di accumulo a Borgo Sabotino, non passano né in Commissione né in Consiglio. Il caso Acqualatina è l’ennesimo esempio di una gestione che sottrae la discussione politica ai luoghi della democrazia”.

Il gruppo sottolinea anche il paradosso: “Si chiede di finanziare con fondi comunali una società che distribuisce milioni di dividendi, ha già beneficiato del Pnrr, applica tariffe alte e offre un servizio inefficiente, con una dispersione idrica superiore al 70%, tra le peggiori in Italia”.

La segretaria di Lbc, Elettra Ortu La Barbera, ricorda il referendum del 2011: “Ventisei milioni di italiani hanno espresso la volontà di una gestione pubblica dell’acqua, come Latina ha fatto con i rifiuti. La destra invece continua a spingere verso modelli privatistici. L’aumento di capitale di Acqualatina è l’ennesima dimostrazione di questa pulsione. A questo punto la domanda è inevitabile: la maggioranza Celentano cosa intende fare? La città ha il diritto di saperlo e il Consiglio deve decidere alla luce del sole”.