In via di ultimazione la condotta che collega la rete idrica di Minturno con quella di Cellole, in provincia di Caserta. Il punto sui lavori e sulle prossime attività per il funzionamento è stato fatto nel corso di un incontro, presso la sede di Acqua Campania, tra il presidente di Acqualatina Michele Lauriola e gli amministratori e tecnici di Acquacampania.
Il progetto in esecuzione per l’interconnessione della rete idrica del Sud Pontino con l’Acquedotto della Campania Occidentale è cofinanziato dalla Regione Campania.
Nel corso dell’incontro, l‘ingegnere Gianluca Maria Salvia, direttore generale di Acquacampania, ha illustrato lo stato e l’avanzamento dei lavori che hanno subito rallentamenti e blocchi dovuti ai ripetuti ritrovamenti di reperti archeologici nell‘area campana.
L‘ingegner Salvia ha confermato che i lavori di posa della condotta che, sottopassando il fiume Gari, collega la rete idrica di Minturno con quella di Cellole, sono in fase di ultimazione e ha illustrato le attività in corso e di prossima realizzazione necessarie per assicurarne la funzionalità.
In particolare, si attende il completamento della rimozione, in alcuni siti, dei reperti archeologici da parte della Sovrintendenza ai Beni Culturali per concludere i lavori, che nel frattempo proseguono con apposite precauzioni per la loro tutela, e procedere alla messa in esercizio prevista per il mese di novembre.
“Ringrazio Acqua Campania per l‘impegno tecnico-istituzionale e tutti coloro che collaborano a diverso titolo a questo importante obiettivo”, ha dichiarato il presidente Lauriola.
“Ruolo cruciale, nella realizzazione delle opere, è certamente ricoperto dal supporto del gestore campano, dalla sinergia tra Regione Lazio e Regione Campania, dal supporto assicurato dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale e dal prezioso sostegno di Sua Eccellenza il Prefetto di Latina. Un impegno congiunto che dimostra un forte senso di responsabilità e attesta come un lavoro sinergico tra gestori e Istituzioni possa fornire grande valore al territorio”.
Il collegamento dell‘acquedotto campano con quello laziale si attesta come opera di estrema rilevanza per l‘Ato4, perché permetterà di mettere definitivamente in sicurezza l‘intera rete del Sud Pontino, aumentando la flessibilità di tutto il sistema.
Grazie a un investimento di 7 milioni di euro, infatti, il collegamento di questi 11 chilometri di rete garantirà una portata aggiuntiva di 160 litri al secondo, ovvero oltre 13.800 metri cubi di acqua al giorno e oltre 5 milioni di metri cubi di acqua annui, pari al 20% in più di quanto sinora erogato a favore del Sud Pontino.