Aggredì l’ex moglie nel supermercato di Borgo Sabotino: arrestato

Il marito era stato condannato a due anni di reclusione per maltrattamenti, ma da qualche mese era venuta meno il divieto di avvicinamento. Da quel momento l’uomo, un cittadino tunisino di 56 anni, aveva ripreso a tormentarla.

Nell’aprile del 2020 in particolare, in un supermercato di Borgo Sabotino l’aveva avvicinata e minacciata: “Ti faccio fare una brutta fine – le aveva detto – ti faccio passare una brutta vita”. La donna era scappata all’interno della sua auto per timore di essere aggredita, ma il marito aveva iniziato a dare pugni e calci al finestrino.

In seguito alle indagini derivate da questo e da altri episodi è stata eseguita ieri, dai poliziotti della squadra Mobile, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice presso il Tribunale di Latina nei confronti dell’uomo.

I casi di violenza si sono ripetuti nel tempo. Nel settembre 2014, per esempio, il tunisino, dopo essere rincasato ubriaco, senza alcun motivo, aveva aggredito e picchiato la moglie strappandole i capelli. Dopo questo ed altri episodi, il Tribunale di Latina nel 2018 lo aveva condannato a 2 anni per maltrattamenti in famiglia, applicandogli la misura cautelare del divieto di avvicinamento.

Le indagini portate avanti dalla questura dimostrano quanto sia attenta alle problematiche che riguardano i soggetti più vulnerabili, tanto che, presso la Squadra Mobile è stata individuata dal Ministero dell’Interno una specifica Sezione composta da personale altamente specializzato nella trattazione dei reati contro la persona ed in particolare di quelli commessi contro i cosiddetti “soggetti deboli”, consumati in ambito intrafamiliare, nei confronti di donne e minori, e per i quali il legislatore ha recentemente emanato nuove direttive confluite nel cosiddetto Codice rosso.