Primi interrogatori oggi per le donne arrestate martedì nell’ambito dell’operazione Alba Pontina accusate di aver prestato manovalanza per il confezionamento delle dosi di stupefacenti da immettere nella rete dello spaccio alle direttive di Sabina De Rosa, moglie di Armando Di Silvio detto Lallà, considerato il capo dell’omonimo clan. De Rosa si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Gli avvocati difensori hanno chiesto la scarcerazione o una misura meno afflittiva del carcere. L’istanza è stata accolta per Giulia Di Silvio, compagna di Samuele di Silvio, figlio di Sabina De Rosa e Armando Di Silvio. La giovane donna ha lasciato il carcere di Rebibbia e si trova ora ai domiciliari.