Alle Iene la “Sposa bambina”: Comune di Latina parte civile

Una storia da denunciare, questo lo spirito del Comune di Latina sul caso de “La Sposa Bambina”.
Il sindaco di Latina, Matilde Celentano, ha annunciato tramite una nota che il Comune si costituirà parte civile nel processo penale.

“Sono rimasta particolarmente scossa da quanto emerso dall’inchiesta”, ha dichiarato. “Una bambina costretta a un matrimonio con rito rom e poi portata ad abortire è una storia inaccettabile. Come Sindaco, sento la responsabilità di intervenire formalmente. Per questo ho chiesto all’Avvocatura comunale di predisporre ogni atto necessario per la costituzione di parte civile del Comune nel futuro giudizio penale”.

Un’inchiesta scioccante, che ha fatto il giro d’Italia grazie al servizio delle Iene, su Italia 1. Un matrimonio forzato, quello tra Armando Di Silvio, figlio del boss, e una bambina di soli 12 anni.

Un’esperienza vissuta nel terrore dalla ragazza, come testimoniano le sue parole captate dagli inquirenti: “Stanotte volevo piangere, non ce la faccio più: ho paura di quelli”.

L’amministrazione comunale vuole così dare un segnale forte, assicurando che la giustizia faccia il suo corso. L’inchiesta prosegue.