Aprilia, cade sul marciapiede e si ferisce al volto: la disavventura di un’anziana

Cade a terra inciampando a causa del marciapiede dissestato e si procura traumi al volto, tali da rendere necessarie le cure mediche al pronto soccorso, dove le sono stati messi quattro punti di sutura al naso per bloccare l’emorragia. A raccontare la disavventura toccata il 29 febbraio scorso ad una donna di 75 anni, la figlia dell’anziana, che punta il dito contro lo stato disastroso in cui versano i marciapiedi della città. La 75enne stava camminando lungo il marciapiede sul lato destro di via delle Palme, di fronte alla scuola media Giovanni Pascoli, quando è inciampata per colpa delle buche e degli avvallamenti che sorgono sul marciapiede. “Mia madre- ha spiegato l’apriliana – stava camminando sul marciapiede in via delle Palme ad Aprilia ed è caduta  a causa delle buche e avvallamenti presenti sullo stesso. Il marciapiede, è avvallato e dissestato, come la maggior parte dei marciapiedi della città di Aprilia. Nella caduta mia madre ha riportato vari traumi e 4 punti di sutura sul naso oltre ad aver perso tantissimo sangue. Io sono stata avvisata da dei passanti che si sono fermati a soccorrerla ed al mio arrivo ho trovato due agenti della polizia municipale che avevano tempestivamente avvisato il 118.  Tutto questo a meno di 500mt dall’ingresso del pronto soccorso Clinica Città di Aprilia, dove è stata poi trasportata mia madre” Le due ambulanze disponibili presso la clinica in quel momento erano impegnate per altri interventi, quindi è stato necessario attendere l’arrivo di un mezzo proveniente da Ardea. “In tutto quel tempo- spiega la signora-  la mia mamma ha continuato a perdere sangue e nonostante le mie insistenze mi è stato detto che era inutile recarmi al pronto soccorso, perché nessuno del personale sanitario è autorizzato a uscire dalla struttura, nemmeno per prestare i primi soccorsi. Mi è difficile descrivere quei momenti di frustrazione, impotenza e dolore nel vedere una persona anziana, in questo caso la mia stessa madre, sdraiata per terra nel suo stesso sangue. Ci si sente presi in giro quando ci si rende conto che le necessità basiche dei cittadini non sono soddisfatte, sicurezza e salute in questo caso. Ho sempre pensato che pagare le tasse serva per vivere in condizioni migliori… ma sto incominciando a ricredermi. Non è pensabile uscire a fare una passeggiata e ritrovarsi con la faccia distrutta. Da tutta questa brutta storia cerco di tirare fuori qualcosa di positivo: ho avuto modo di vedere che tante persone si sono prodigate a prestare soccorso, in particolare una signora, di cui purtroppo non conosco il nome, è stata in ginocchio alle spalle di mia madre per sorreggerla con il suo corpo. E’ confortante e infonde speranza vedere che la gente è caritatevole e offre aiuto senza nessun tipo d’interesse, senza aspettarsi nulla in cambio…allora forse non è tutto perduto”.