Aprilia sotto la cappa della nube nera proveniente dall’incendio della EcoX di Pomezia, città in allarme

Dopo la paura per il vasto incendio che ha devastato la Eco X di Pomezia, l’azienda che si occupa di stoccaggio di rifiuti speciali e materiale plastico, sempre più forte è il timore che la nube nera, che in breve tempo si è propagata verso i comuni limitrofi, possa creare danni dal punto di vista ambientale. Proprio per mettere al riparo i cittadini dal rischio di intossicazione, anche il sindaco Antonio Terra pochi minuti fa ha diramato una nota stampa contenente le misure precauzionali da adottare. “Con riferimento all’incendio di ingenti proporzioni che si è sviluppato presso lo stabilimento Eco X di Pomezia, sito in Via Pontina Vecchia al km 33.381- si lege nella nota trasmessa dall’ente di piazza Roma- che ha prodotto una notevole colonna di fumo, si comunica che il Sindaco di Pomezia, competente territorialmente, ha adottato specifica ordinanza (n. 5 del 5 maggio 2017), con la quale ordina: 1) Ai cittadini residenti nelle zone circostanti l’origine dell’incendio per un raggio di 2 km di mantenere la chiusura delle aperture delle abitazioni e delle attività commerciali, industriali e di servizi, al fine di prevenire un possibile passaggio di inquinanti, compresi gli impianti di areazione forzata; 2) È fatto altresì divieto di manifestazioni ludico sportive, fruizione di impianti natatori e solarium o altri eventi programmati all’aperto. Per quanto riguarda la coltivazione e raccolta di ortaggi per uso domestico e le piantagioni ad uso commerciale, il consumo e la trasformazione dovranno avvenire solo dopo accurato lavaggio con acqua potabile. In caso di allevamento di animali deve essere vietato il pascolo di animali da reddito e ove possibile gli animali devono essere mantenuti al chiuso; 3) In tutti gli edifici di comune uso personale, familiare o di lavoro, ricadenti nel raggio di 100 metri si dispone l’allontanamento dei residenti. Il presente divieto ha validità fino al termine delle operazioni di spegnimento, fatta salva ogni modifica di tale termine in base ai risultati analitici sulla qualità dell’aria; 4) La chiusura nella giornata odierna delle scuole di ogni ordine e grado poste nel raggio di 2 km dall’incendio; 5) È fatto obbligo a chiunque di dare alla presente ordinanza la maggior diffusione possibile. Inoltre, per quanto riguarda il territorio di Aprilia, sentita la Prefettura di Latina e i Vigili del Fuoco, allo stato non risultano pericoli relativi alle ricadute dei fumi. Tuttavia, si ritiene opportuno, ancorché Aprilia non sia interessata, osservare in via precauzionale quanto suggerito dall’Asl ai Sindaci dei Comuni appartenenti al distretto Asl Roma 6, e qui riportato: 1) Tenere cautelativamente chiuse le finestre di abitazioni, scuole, uffici, strutture sanitarie e socio-assistenziali; 2) Limitare temporaneamente gli spostamenti non necessari; 3) Lavare nei prossimi giorni con molta accuratezza frutta e verdura di propria produzione. Ulteriori e/o eventuali aggiornamenti saranno comunicati tempestivamente”. La Asl ha disposto che i sindaci dei comuni interessati invitino la cittadinanza a tenere le finestre di abitazioni, scuole e uffici chiuse in via cautelativa e di evitare spostamenti inutili. Il primo cittadino di Pomezia ha firmato un’ordinanza di chiusura delle scuole nel giro di 2 km dall’incendio. A Latina, invece, l’amministrazione comunale dopo un immediato contatto con l’Arpa ha comunicato che non è necessario adottare misure cautelative particolari in quanto il territorio del capoluogo al momento non è interessato dall’emergenza: “Qualora ce ne fosse la necessità – ha aggiunto – la cittadinanza verrà tempestivamente informata”.

L’incendio, che ha interessato un cumulo di plastica stoccata all’interno dello stabilimento, è esploso intorno alle 8 per cause ancora tutte da accertare. A domare le fiamme per l’intera mattinata, dieci squadre dei vigili del fuoco e i volontari della protezione civile. Il calore ha fatto crollare parte del capannone dedito allo stoccaggio dei rifiuti. Non si registrano feriti,  ma restano i timori per l’inquinamento generato dalla colonna di fumo nero, che ha invaso Pomezia e i comuni confinanti

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