Aprilia, morto dopo la ronda: la madre e 6 fratelli della vittima parti civili

Si attende ancora la sentenza della Corte di Cassazione sulla possibilità per Giovanni Trupo di essere processato con rito abbreviato. La guardia giurata è accusata dell’omicidio di Hady Zaitouni, cittadino marocchino, inseguito perché sospettato di essere un ladro, ad Aprilia.

Questa mattina si è tenuta l’udienza del processo davanti la Corte d’Assise del tribunale di Latina. L’udienza è stata rinviata al prossimo 8 settembre proprio per attendere il pronunciamento della Cassazione sulla questione. Trupo, infatti, in un primo momento aveva rinunciato al rito alternativo che prevede la riduzione di un terzo di una eventuale condanna.

I suoi avvocati, Nicola Pisani ed Emilio Siviero, aveva prima scelto l’abbreviato secco presentando però una consulenza sulla dinamica dei fatti che giudice per l’udienza preliminare, Giuseppe Cario, aveva rigettato. Se era questa la loro intenzione avrebbero dovuto chiedere un abbreviato condizionato (alla consulenza appunto). Il processo si sta svolgendo quindi in immediato.

Il procuratore generale della Corte di Cassazione ha respinto il ricorso sulla consulenza, ma non ha escluso il proseguimento dell’abbreviato, che sarebbe per lui definitivamente instaurato. Il presidente della Corte d’Assise di Latina, Soana, ha così rinviato per attendere la sentenza della Cassazione.

Le parti processuali, tutte, non si oppongono comunque al prosieguo del giudizio abbreviato.

Intanto, tramite l’avvocato Ciro Perrelli, si sono costituiti parti civili la madre e i fratelli della vittima. Già in precedenza si era costituita una sorella, Hinja Zaitouni, ora si sono aggiunti la mamma Fatna Khaladi, le sorelle Rachida, Saida et Fatima, i fratelli Kadir, khaddaouj et Mohamed. La più giovane ha 32 anni.

L’avvocato Perrelli, pur non opponendosi alle richieste dei legali di Trupo, nel merito concorda con la requisitoria del sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione in particolar modo dove dispone il principio di irretrattabilità del giudizio abbreviato già ammesso. Per questo secondo il legale, che attende comunque la sentenza della Corte di Cassazione, il processo dovrà svolgersi con rito abbreviato già instaurato con la conseguenza che non potrà più essere revocato il provvedimento che l’ha disposto.