Aprilia, Porcelli su via Gorgona: il tempo è galantuomo, il sindaco deve dimettersi. Il video verità

Carmen Porcelli

Carme Porcelli, consigliere comunale di Aprilia, ha atteso la commissione Trasparenza per togliersi un altro sassolino dalla scarpa e rinnovare la richiesta di dimissioni del primo cittadino Antonio Terra. Si riaccendono i riflettori sul caso di via Gorgona e sulla campagna elettorale di Terra sponsorizzata da Rida Ambiente. In un video messaggio Carmen Porcelli di Primavera Apriliana mette in luce come il sindaco e la sua giunta abbiano liquidato le spese sostenute per via Gorgona nonostante il Tar avesse dichiarato illegittimi gli atti precedenti e come lo stesso primo cittadino abbia tentato di addossarle la colpa sull’operazione di via Gorgona.

Di seguito il comunicato stampa del consigliere Porcelli e il suo video verità.

“’A seguito di quella mozione ho emesso un’ordinanza’: queste sono state le parole pronunciate dal sindaco Terra nel corso della conferenza stampa indetta da lui presso la sala ragazzi della biblioteca comunale di Aprilia il 15 settembre scorso, ovvero tre giorni dopo la deliberazione di giunta comunale con la quale la giunta deliberava di liquidare i lavori per l’ampliamento di via Gorgona alla ditta che ha eseguito l’opera, nonostante il 2 febbraio scorso una sentenza del Tar del Lazio definiva illegittime la deliberazione del consiglio comunale n. 49 del 31 luglio 2014 e l’ordinanza sindacale n. 68 del 10.03.2015. Sentenza che, per stessa ammissione dell’ufficio legale del Comune – questo è emerso in commissione trasparenza – di cui il sindaco Terra era a conoscenza!

La mozione alla quale il sindaco faceva riferimento nella conferenza stampa, convocata per giustificare i 10mila euro dell’imprenditore che ha contribuito alla sua campagna elettorale, è stata sì presentata dalla sottoscritta in qualità di prima firmataria (divenuta delibera di consiglio comunale n.44 dell’11 luglio 2014 “Pubblica sicurezza: Via Gorgona strada di pubblica utilità”) ma completamente disattesa poiché io chiedevo che fosse la giunta ad emettere una deliberazione affinché via Gorgona diventasse strada di pubblica utilità al fine di alleggerire il traffico su via Val Camonica, la strada che conduce allo stabilimento che tratta rifiuti e che tanti disagi provoca ai residenti della zona a causa anche del passaggio dei tanti mezzi pesanti che transitano.

Nella sua affermazione, invece, il sindaco pronuncia una clamorosa non verità, ovvero che «a seguito di quella mozione» ha emesso una ordinanza: falso!

Non entro nel merito del perché o per come, mi auguro siano gli organi competenti a chiarire gli aspetti di quella vicenda, mi limito ad evidenziare il comportamento di un uomo che si è candidato per rappresentare gli interessi dei cittadini di Aprilia.

La sua ordinanza, la numero 68 del 10.03.2015 contiene in premessa tre note della polizia municipale (prot. 2665 del 13.01.2015; prot. 13797 dell’11.02.2015; prot. 21039 del 04.03.2015) e, ancora, la deliberazione di consiglio comunale n. 49 del 31 luglio 2014 ma mai, e sottolineo mille volte mai, la mozione di cui sono stata prima firmataria.

Questa è un frottola bella e buona, raccontata dal sindaco a sostegno del ridicolo teorema della cospirazione. Frottola che oggi appare in tutta la sua gravità visto che il sindaco, che era a conoscenza della sentenza che sanciva la illegittimità degli atti da lui compiuti, ha mentito in conferenza stampa, conferenza convocata come egli stesso ha detto “per un dovere verso i cittadini”.

Gli 88mila euro a cui fa riferimento il sindaco, tanto è costato il lavoro sulla strada, sono a carico dei cittadini di Aprilia ma per una sua precisa scelta, per una scelta del sindaco Terra!

L’unico dovere che dovrebbe avere nei confronti dei cittadini di Aprilia, sarebbe a questo punto di rassegnare le dimissioni. Ripeto un sindaco che non è in grado di assumersi le sue responsabilità e che si trincera dietro ad un muro di non verità per non rispondere degli atti da lui commessi, non può rappresentare i cittadini di Aprilia”.