Asl Latina: nel futuro 2 nuovi ospedali e 5 case della salute, rimodulati i Pat

Il Dg della Asl di Latina, Giorgio Casati

“Il lungo periodo di commissariamento della sanità della regione Lazio è finito. Per
questo ora bisogna guardare al futuro per abbracciare le sfide tanto in campo tecnologico, che spingono verso la concentrazione dei punti di erogazione e per dare risposte ai bisogni di salute del territorio in una logica di prossimità”. Con questa dichiarazione è iniziata oggi la conferenza stampa indetta dalla Asl di Latina per presentare il programma a medio e lungo termine che le consenta di sviluppare un sistema di servizi
complessivo per dare risposte efficaci ai bisogni della popolazione.

Questo si traduce con la previsione di importanti investimenti per 2 nuovi ospedali, 5 case della salute e la rimodulazione dei Pat.

Le novità sono emerse durante la conferenza stampa alla quale hanno preso parte
come relatori il direttore generale della Asl di Latina, Giorgio Casati, il dottor
Giuseppe Visconti, direttore sanitario della Asl di Latina, il dottor Mauro Palmieri,
direttore del Dipartimento interaziendale a struttura Asl Latina-Asl Frosinone e il sindaco di Latina Damiano Coletta.

“Una grande fascia della popolazione ricerca le prestazioni erogabili solo in ambito
ospedaliero e si sposta per ottenere questo tipo di servizio. Mentre la fascia più
fragile necessita di frequenti accessi al sistema sanitario ma non di
carattere ospedaliero. C’è bisogno di discontinuità”.

La Regione Lazio, hanno spiegato sempre durante l’incontro, qualche giorno fa ha
dato parere favorevole dello studio di fattibilità del nuovo ospedale del Golfo. Ieri è stata firmata anche la delibera per lo studio di fattibilità del nuovo ospedale Santa Maria Goretti di Latina.

“Un progetto di lungo corso – ha continuato Casati – che grazie all’amministrazione regionale e al relativo finanziamento, finalmente possiamo portare avanti. Un progetto importante che darà come risultato un ospedale moderno, come hub, non sono per l’emergenza, ma anche per la rete oncologica. Questo porterà all’interno del nuovo ospedale il polo universitario dando maggior impulso quindi alla ricerca e alla sperimentazione clinica. E ancora il progetto per la razionalizzazione della diagnostica per immagini sul territorio e il progetto delle Usca, di cui parleranno gli altri ospiti”.

“Per quanto riguarda la città di Latina – ha commentato Coletta – c’era l’esigenza diffusa di un nuovo ospedale per la città. Il covid ha imposto un cambio di passo, anche per ciò che riguarda la diagnostica per immagini e la medicina del territorio che eravamo già pronti ad affrontare. Credo che l’esperienza di Latina, come medicina del territorio, è stato premiante rispetto a coloro che hanno invece investito solo sugli ospedali”.

Sempre in relazione all’emergenza sanitaria, il direttore Visconti, ha sottolineato come: “L’occasione di oggi è stata quella di presentare un protocollo da attuare sul territorio per l’assistenza dei pazienti Covid che necessitano di assistenza sanitaria a vari livelli. I nostri clinici ospedalieri, insieme al Professor Di Somma, lavorano per la lettura dei parametri dei pazienti a domicilio.

Il nostro obiettivo è quello di arrivare a curare I pazienti covid positivi sintomatici a casa senza ricoverarli in ospedale. L’ospedale da solo non può rispondere ad un numero così elevato di pazienti per questo bisogna lavorare sul territorio. Questa è la medicina di prossimità. Vogliamo essere pronti a fronteggiare tempestivamente la terza ondata, anche se speriamo che non avvenga, ma in ogni caso non vogliamo farci trovare impreparati”.

“Lo studio di fattibilità dell’Ospedale del Golfo – ha chiarito Palmieri – attende l’approvazione del Ministero per proseguire con le tre fasi di esecuzione. Per quanto il nuovo ospedale di Latina, invece l’azienda ha adottato la delibera per la ricerca di professionisti per lo studio di fattibilità. Il nuovo ospedale sorgerà a Borgo Piave a circa 6 km dall’attuale ospedale Santa Maria Goretti per il totale di 13 ettari e mezzo, la volumetria che abbiamo pensato è pari a 55mila metri quadrati. Posti letto ipotizzati sono 524 ma è espandibile per decreto a 600 posti letto. Totale del quadro economico dell’operazione è di 300milioni”.