Duecento milioni di euro in più per l’autostrada Roma-Latina e la bretella Cisterna Valmontone, spazzando via ogni dubbio su progetti alternativi, messe in sicurezza o ipotesi di parziali realizzazioni.
La novità sull’infrastruttura ritenuta strategica e sulla possibilità di uno sblocco l’ha portata oggi il Partito democratico di Latina, rappresentato dal segretario provinciale Claudio Moscardelli e dai consiglieri regionali Salvatore La Penna ed Enrico Forte, all’esito di un incontro in Regione con l’assessore alle Infrastrutture Mauro Alessandri e il capo di gabinetto del Presidente Albino Ruberti. Il 5 dicembre è previsto un nuovo incontro dedicato alle infrastrutture del Centrosud della provincia di Latina.
“Dopo l’incontro con il Ministro e con Anas la Regione Lazio nell’incontro odierno ha ribadito la volontà di realizzare l’Autostrada, spazzando via ogni dubbio su progetti alternativi, messe in sicurezza o ipotesi di parziali realizzazioni – hanno dichiarato Moscardelli, La Penna e Forte -. Il punto politico e di merito fondamentale è questo e questo è l’obiettivo perseguito dal Pd di Latina e dalle proprie rappresentanze regionali per realizzare un’opera fondamentale per il futuro della nostra Provincia, sede del primo polo chimico farmaceutico d’Italia. Il percorso per arrivare a realizzare l’opera non prescinderà dalla Delibera Cipe che si pensa di rafforzare nella dotazione finanziaria portando le risorse da 468 milioni di euro a 668 milioni. L’obiettivo è di esplicitare la volontà di realizzare sia l’Autostrada che la bretella di collegamento con l’A1, aspetto strategico dell’opera. Con Regione e Ministero si è pensato ad ulteriori passi per ulteriori step di finanziamento dell’opera”.
Il Pd polemizza con il precedente governo a trazione leghista reo di aver “dichiarato che l’Autostrada non si sarebbe fatta con quella approssimazione e quella superficialità che caratterizzava quella stagione”. “La Lega della provincia di Latina ha affermato che l’autostrada sarebbe stata un sogno – attaccano i dem – ma non si capiva perché doveva essere bloccata con la ricetta alternativa di mettere in sicurezza la Pontina tramite Anas. Anas fa la gestione ordinaria della Pontina: si rifà il manto stradale e la segnaletica. Cosa che ha sostanzialmente fatto”.
“La verità è che serve una strada più ampia con corsie di emergenza – rilancia il Pd -, un’infrastruttura moderna. È stata fatta la gara d’appalto ed è stata aggiudicata e ci sono le risorse a carico dello Stato. Il Consiglio di Stato ha annullato solo un segmento della gara d’appalto. Completare la gara d’appalto o seguire un altro percorso attraverso la concessione non poteva significare che l’autostrada non si sarebbe realizzata in cambio di una riasfaltatura della Pontina e con la realizzazione della sola bretella, con una nuova progettazione e una nuova gara e con tempi dilatati e senza garanzie”.
“Ricordiamo che l’opera su Latina – concludono gli esponenti del Pd pontino – prevede interventi compensativi come la realizzazione della tangenziale nord – est che permetterebbe di deviare il traffico pesante sulla nuova infrastruttura prevista dal Prg e che da Borgo Piave passerebbe all’altezza di Borgo Podgora e Borgo Carso e si ricongiungerebbe alla 148 a Borgo San Michele. L’attuale tratto di mediana che separa la città rispetto ai quartieri Nuova Latina e Nascosa diverrebbe urbano, ricucendo così la trama urbana della città. L’altro intervento è il potenziamento del tratto Borgo Piave – Foce Verde a servizio del turismo. Il Pd di Latina è forza di governo essenziale per lo sviluppo di Latina”.