L’associazione Codici ha inviato una formale richiesta al Prefetto di Latina, Vittoria Ciaramella, per la disattivazione immediata di tutti gli autovelox attivi nella provincia. Una mossa decisa che arriva dopo le nuove disposizioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e gli ultimi pronunciamenti della Corte di Cassazione, che mettono in discussione la regolarità dei dispositivi utilizzati per il controllo della velocità.
Nella nota, Codici evidenzia come nessuno degli autovelox attualmente in funzione risulterebbe munito dell’omologazione necessaria, ma solo di una semplice approvazione ministeriale. Una condizione, questa, che – alla luce della sentenza n. 10505/2024 e dell’ordinanza n. 1332/2025 della Suprema Corte – non è sufficiente a legittimare le sanzioni comminate per eccesso di velocità.
“Tali apparecchi – si legge nella comunicazione inviata al Prefetto – mancando del possesso di questo fondamentale e preventivo requisito, non sono abilitati alla rilevazione del superamento dei limiti di velocità ai fini sanzionatori”. Ma non si tratta solo di omologazione. Codici richiama anche le più recenti prescrizioni ministeriali, che stabiliscono come il posizionamento degli autovelox (anche se omologati) debba avvenire esclusivamente su strade ad alta incidentalità, individuate tramite specifico decreto prefettizio, che nel caso della provincia pontina non risulta ancora adottato.
Da qui, due richieste precise:
“La tempestiva disattivazione di tutti gli autovelox attualmente funzionanti, laddove gli enti proprietari o gestori non abbiano già provveduto spontaneamente; “L’annullamento automatico delle sanzioni già elevate, comprese quelle accessorie relative alla comunicazione dei dati del conducente”
“Le violazioni rilevate in assenza di omologazione e senza il decreto prefettizio – sottolinea l’associazione – devono ritenersi nulle, con conseguente obbligo per la Prefettura di archiviare tutti i verbali, anche per evitare il sorgere di una potenziale e dispendiosa ondata di ricorsi, i cui esiti sarebbero, alla luce della giurisprudenza, prevedibilmente favorevoli ai ricorrenti”. Codici conclude la lettera al Prefetto confidando nella sua nota sensibilità e invitando a un immediato intervento che ristabilisca il rispetto delle regole.
“Il rispetto dei diritti degli utenti della strada – si legge ancora nella nota – non può essere sacrificato in nome della sola efficacia sanzionatoria. È necessario che tutte le attività di controllo si svolgano nel pieno rispetto delle disposizioni normative e giurisprudenziali vigenti”. Una presa di posizione netta, che potrebbe ora aprire un nuovo fronte sul tema della legittimità dei controlli elettronici della velocità nel territorio pontino.









