Non ce l’ha fatta l’operaio indiano caduto la scorsa settimana dal tetto di un capannone della Cantina Sociale di Borgo Santa Maria. A renderlo noto sono stati i vari sindacati tra cui Cgil, Fillea e Flai Cgil di Roma e del Lazio insieme alla Cgil Frosinone Latina, attraverso un comunicato stampa: “Una tragedia che c’indigna profondamente, per la quale ci siamo già attivati per sostenere la famiglia del lavoratore, a partire dagli adempimenti burocratici. Ci aspettiamo che si faccia chiarezza e si accertino al più presto le responsabilità su questo infortunio mortale. Infatti, stando alle prime ricostruzioni, sembrerebbe che il tetto abbia ceduto sotto il peso dell’uomo facendolo precipitare all’interno della struttura”.
“Ci chiediamo – concludono – se fossero presenti e correttamente utilizzati i dispositivi anticaduta, che hanno la funzione di arrestare le cadute accidentali dovute a qualsiasi motivazione e salvare la vita delle lavoratrici e dei lavoratori, come anche se ad operare sul tetto ci fossero altri operai. Se confermato quanto riportato dagli organi di stampa locale, in merito alla bonifica della copertura dall’amianto, ci chiediamo se siano state messe in campo tutte le azioni per procedere alla bonifica in maniera corretta”.