La brillante operazione antidroga portata a termine ieri pomeriggio ad Aprilia è frutto della collaborazione tra la Polizia stradale e la Squadra Mobile della Questura di Latina. Lo ha sottolineato il vice questore aggiunto Antonio Galante, nell’ambito della conferenza stampa di oggi volta ad illustrare i dettagli del blitz che ha portato all’arresto di un autotrasportatore spagnolo, di una donna e un uomo albanese e di tre persone del posto. Si tratta di Cartes Alfredo Rulloi, 48enne, Dorian Kassemi di 27 anni e di Adriana Gjoka di 34 anni e di Filippo Martino, 27enne, l’unico già noto alle forze dell’ordine per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti.
La portata dell’operazione che ha consentito di sequestrare un carico di droga di circa 190 chili tra hashish e marijuana, ai quali si sono aggiunti altri due chili delle stesse sostanze rinvenute all’interno di una ditta di trattamento rifiuti, presso la quale lavorava come operaio Martino, unita a quelle dei mesi precedenti effettuate sempre ad Aprilia, mostra ancora un volta come l’assenza di un commissariato di Pubblica sicurezza nella seconda città della provincia di Latina, dopo il capoluogo, costituisca un “elemento di vulnerabilità compensato dalla presenza costante della Polizia stradale e del Commissariato di Cisterna”, ha sottolineato Galante, capo della Mobile. “L’ottimo risultato di questa operazione – ha aggiunto il vice questore – lo dobbiamo alla strategia messa in campo dal presidio della Polizia stradale indipendentemente dalla competenza specifica della sicurezza della circolazione su strada”.
In conferenza stampa oggi anche Alfredo Magliozzi, comandante provinciale della Polizia stradale di Latina, il quale ha spiegato che l’aver intercettato il carico sospetto lungo la stradale regionale Pontina ha dato conferma alla pista investigativa seguita negli ultimi giorni dal personale di Aprilia, diretto dall’ispettore superiore Massimiliano Corradini. Un ottimo poliziotto, con esperienza nella Mobile.
“Avevamo ricevuto una segnalazione molto precisa sull’arrivo ad Aprilia di un grosso carico di droga – ha detto Corradini -. Segnalazione che riferiva anche che lo scambio sarebbe avvenuto nella zona artigianale della città. Immediatamente abbiamo messo in atto una serie di attività in collaborazione con la Squadra Mobile e attraverso appostamenti e pedinamenti avevamo già individuato alcune delle persone poi arrestate ieri”.
Subito era stato notato il pregiudicato di Aprilia che prendeva contatti con un albanese. L’osservazione dei loro movimenti ha consentito alla Polizia di intervenire ieri, non appena intercettato l’autoarticolato carico di balle di fieno. Il tir straniero con un carico del valore di 500 euro: un’anomalia. Doveva essere proprio quello atteso dalla Polizia stradale di Aprilia. Ad insospettire gli agenti anche il fatto che il rimorchio, contenente fieno, fosse coperto. E allora, usando le cautele del caso, gli uomini della Stradale, raggiunti dai colleghi della Mobile, lo hanno seguito intervenendo non appena tre persone, giunte su due vetture, si sono messe all’opera per scaricare la droga nascosta tra il fieno e riporla nei bagagliai delle loro auto mentre sopraggiungeva una terza vettura, mentre al’autista del tir si trovava in cabina. L’effetto sorpresa ha consentito di immobilizzare all’istante Cartes Alfredo Rulloi, Dorian Kassemi, Adriana Gjoka e Filippo Martino.
Oltre all’ingente quantitativo di droga, sono stati sequestrati anche 47mila euro in contanti, verosimilmente provento dello scambio, trovati nella cabina del tir, l’autoarticolato di proprietà di una ditta spagnola, partito da Barcellona il 25 settembre, due auto, una Bmw e una Opel Astral. Nel corso della notte sono state effettuate perquisizioni nelle abitazioni dei due albanesi, residenti a Roma, e degli altri tre arrestati. Due chili tra hashish e marijuana sono stati rinvenuti e sequestrati sul posto di lavoro di due degli indagati. Al momento non è dato sapere il valore della droga complessivamente sequestrata né se il resto del carico, rimasto sul tir, fosse destinato ad altre mete oltre quella di Aprilia e se il mezzo spagnolo avesse effettuato altre tappe, per altre consegne, nel lungo percorso che spera Barcellona dalla cittadina pontina. Al momento non vi è ragione di ritenere che i cinque “acquirenti” fossero collegati tra loro nell’attività criminale.
Le foto degli arrestati e della conferenza stampa