Le prime auto hanno ricominciato a transitare da pochi giorni, ma sul ponte di Borgo Santa Maria la situazione è già tornata critica. La riattivazione del traffico con senso unico alternato, regolato da due semafori a pannelli solari, ha infatti generato disservizi continui: bastano qualche nuvola e una giornata di maltempo perché gli impianti vadano fuori uso, facendo saltare la turnazione delle auto. Il risultato, denunciano i residenti, è un via vai pericoloso, con rischi di incidenti e litigi tra automobilisti convinti di avere entrambi la precedenza.
La riapertura parziale del viadotto — chiuso dal 13 agosto e tornato percorribile solo il 4 novembre — ha riacceso le tensioni. «Serve un intervento definitivo, non soluzioni improvvisate», protesta il Comitato Salviamo Borgo Santa Maria, che segnala disagi anche per le attività della zona.
Intanto, alle 12.30 di oggi è previsto il taglio del nastro del nuovo ponte al km 11,200: una cerimonia che alcuni cittadini giudicano fuori luogo, considerando che per ricostruire una struttura di trenta metri ci sono voluti quattro anni, mentre per il viadotto Morandi ne è bastato uno.
La presidente del Comitato, Francesca Federici, invita infine Comune di Latina e Arsial a riaprire subito un confronto: «La comunità ha bisogno di risposte concrete, non di attese infinite».
Una sollecitazione raccolta anche da LBC con Floriana Coletta, che — pur non entrando nel merito delle polemiche — riconosce la necessità di affrontare il tema della viabilità del borgo «con serietà e rapidità».









