Brosco sprona il Latina, tra tabelle di marcia e sogni di serie A

Radio Mercato lo dà in viaggio per Torino e per la serie A, già dal mese prossimo. Altri bene informati indicano in partenza lui e altri pezzi pregiati, a causa della necessità di fare cassa di una società della quale non si hanno più notizie concrete. Davanti ad un quadro simile Riccardo Brosco ci ha messo la faccia e non ha usato giri di parole, come suo solito. Nella conferenza stampa infrasettimanale, il difensore romano ha parlato del momento del suo Latina, a partire dalle ipotesi catastrofiche circolate di recente sul futuro del club: “Nell’ultimo mese ci siamo impegnati a stare sereni concentrandoci sul campo, quello che accade fuori non deve riguardarci. L’unico pensiero nostro deve essere chiudere nel migliore dei modi il girone di andata: sarebbe fondamentale arrivare al giro di boa con 25 punti, un bottino che ci farebbe stare tranquilli anche nell’eventualità di una penalizzazione. E’ imperativo salvarci, dobbiamo riuscirci per il bene della città e per ognuno di noi”.

 

“PARTIRO’ A GENNAIO? NON NE HO IDEA, GIURO!”

Il “Terminator” nerazzurro ha affrontato con la solita serenità e disinvoltura anche lo scottante argomento del mercato in uscita: “Le voci di interessamenti dalla serie A fanno piacere, se farò il salto di categoria vorrà dire che ho fatto qualcosa di buono in questi anni. Già a gennaio? Non lo so, giuro! Al momento non posso dire nulla, bisogna vedere se ci sono le condizioni per rimanere: sono qui da quattro anni, sono sempre stato bene a Latina e ho la famiglia qua, normale che sono legato a questa maglia. Mi sento un leader di questo gruppo perché conosco bene la categoria, ascolto i consigli dai più esperti e faccio da tramite con i più giovani”.

 

MANCA IL SALTO DI QUALITA’

Brosco ha poi parlato del suo Latina incompiuto, terribilmente affetto da “pareggite”: “Ci manca il salto di qualità ma siamo sulla strada giusta, manca poco per ottenere una svolta, basterebbe infilare quattro o cinque risultati utili consecutivi. Tutti dobbiamo dare qualcosa in più, in questo momento siamo come una coperta corta: se ci scopriamo in avanti rischiamo di prendere gol, se ci abbassiamo non lo facciamo. Tutti i risultati sono sempre in bilico, è anche un dato positivo perché vuol dire che la squadra è viva”.

 

UN PERUGIA DA PLAYOFF

Nella prossima sfida il Latina dovrà fare a meno di Bandinelli per squalifica e probabilmente di Corvia, ancora alle prese con il guaio muscolare che gli ha impedito di giocare contro il Brescia. A complicare la situazione ci sono poi le ambizioni e la qualità del prossimo avversario: “La storia ci insegna che non è una trasferta facile, a Perugia troveremo un clima caldo perché loro hanno lo stadio sempre pieno e una curva incredibile. Noi dobbiamo concentrarci sul campo e tirare fuori le nostre armi, che sono intensità e corsa. Serve più cinismo in attacco, anche perché fuori casa hai meno opportunità e quelle poche che ti concedono devi sfruttarle. Gli umbri hanno allestito un organico di valore e puntano ai playoff, noi dobbiamo dargli fastidio magari con un atteggiamento più attendista: spero di portare via un punto per poi giocarmi il tutto per tutto con l’Avellino al Francioni”.