Alessandro Allocca, giornalista di Latina da quasi cinque anni residente a Londra, ci racconta questa mattina l’esperienza di tre fratelli pontini sbarcati nella capitale britannica per una sfida di tutto rispetto.
L’obiettivo non è solo quello di esportare caffè di qualità, ma soprattutto quell’esperienza necessaria essenziale per accrescere la propria consapevolezza e cultura in merito, seguendo la scia di quanto fatto dai produttori di vino nel corso degli ultimi decenni. Questa la sfida di Francesco, Luigi e Alessio Buompane, i tre fratelli di Latina che nel 2005 hanno fondato nel capoluogo pontino “Caffé Latino” selezionando ed esportando miscele prima nella loro città, poi nel resto della provincia quindi regione fino a divenire distributori nazionali.
Ora la nuova avventura: la prima caffetteria a gestione diretta aperta a Londra. Ma non una come le tante che si possono trovare nella capitale inglese, quanto la prima della metropoli che vanta ben tre miscele certificate dall’Istituto nazionale Espresso italiano: la “Royal” della Torrefazione Genovese di Albenga in provincia di Savona, la “Maxima” della torrefazione “Caffen” di Napoli e la “Bar Super” della Torrefazione “Saturno” di Alessandria.
“Caffè Latino”, questo il nome scelto che riprende il brand lanciato ormai dodici anni fa, è all’interno del Mercato Metropolitano nella zona di Elephant & Castle a poche centinaia di metri dal London Bridge: si tratta di un concept lanciato durante l’expo di Milano che racchiude numerose eccellenze artigianali italiani, esportato prima a Torino e poi Londra, prima città estera.
“Caffè Latino” è la caffetteria ufficiale di questo street food market, a dirla all’inglese, dove in ogni angolo si respira italianità al 100%. Tanto che il pubblico britannico, ma soprattutto internazionale, fa la fila ogni giorno per gustare pasta all’uovo, pizza, gnocchi fritti, salsicce sicule, risotti piemontesi, taglieri di salumi, piadine e tanto altro ancora. Ma se per noi italiani tutto si trasforma in “cose buone da mangiare” nella Londra melting pot, a vederla all’inglese il Mercato Metropolitano rappresenta il luogo perfetto dove le start-ups del food testano e sperimentano il proprio business model, in vista di scalare poi a livello internazionale.
I fratelli Buompane hanno così scelto di creare proprio un nuovo modello di business dedicato al caffè e non solo, perché hanno anche deciso di portare con sé altre qualità del loro territorio d’origine: come la pasticceria della premiata azienda “Antonio Di Ciaccio” di Gaeta, e la cioccolateria della “Chocolart” della famiglia Fiortini di Itri. Tutto in bella vista per il piacere quotidiano di centinaia di persone provenienti da ogni parte del mondo.
“Non abbiamo la presunzione di insegnare agli inglesi come bere un caffè all’italiana – raccontano Francesco, Luigi e Alessio – cosa che hanno già fatto prima di noi altri imprenditori italiani emigrati qui. Però quello che vogliamo esportare qui è la capacità di riconoscere le differenti miscele, di sceglierle in base al proprio stato d’animo o contesto, come se fosse il vino per una cena a base di carne o pesce. E, soprattutto, la consapevolezza del tempo da dedicare a ogni tazzina. In una città, quale Londra, dove si corre sempre il caffè deve essere quel freno per ritrovare la pace dei sensi”.
Alessandro Allocca