Camera di commercio Latina e Frosinone, rinviata l’elezione del presidente

Rinviata l’elezione del nuovo presidente della Camera di commercio Latina e Frosinone.

Per Marcello Pigliacelli arriva comunque una sconfitta: tutti i 19 presenti hanno votato scheda bianca. Non è stato raggiunto neanche il numero legale in Consiglio Camerale, che rappresenta tutte le categorie produttive del Basso Lazio.

Segno evidente di come le imprese e i territori abbiano voglia di riprendersi il ruolo che gli spetta anche, ma non solo, dopo anni di commissariamento. La fusione delle due Camere di commercio nasce a seguito del progetto di riordino introdotto dalla cosiddetta Legge Madia, ma il candidato unico non avrebbe fatto breccia nel cuore delle imprese.

Quella di Latina e Frosinone è un ente unico che in termini numerici sarebbe l’ottavo in Italia. Rappresentativo di oltre 125.000 imprese. Un gigante con un patrimonio netto aggregato di circa 25 milioni di euro che non vuole accettare scelte calate dall’alto evidentemente.

Una situazione, quella che si è creata, che nelle prossime due settimane, in quei quindici giorni che separano dalle nuove votazioni in cui per eleggere il presidente è sufficiente la cosiddetta maggioranza semplice, non mancherà di riservare qualche sorpresa.

Mentre per Latina i tempi sono maturi per esprimere il proprio candidato – che per ora manca – per dare voce alle eccellenze e alla capacità di intraprendere propria del territorio pontino, per Pigliacelli si apre sicuramente un momento di riflessione. Il dato odierno non può passare inosservato soprattutto perché una carica senza consensi e condivisione è come se non esistesse.