Caso “Risiko”, Del Vecchio sceglie la strada del silenzio

Ha fatto la sua apparizione questo venerdì per la prima volta davanti a un giudice italiano dopo l’estradizione dalla Spagna, Massimiliano Del Vecchio, il 42enne di Fondi ritenuto uno dei narcotrafficanti più influenti della provincia di Latina. Davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, Del Vecchio – detenuto in regime di alta sicurezza nel carcere di Sulmona – ha scelto la strada del silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere.

Il nome di Del Vecchio è al centro dell’inchiesta “Risiko”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo con il supporto della Squadra Mobile. Secondo gli inquirenti, e come riporta anche l’edizione odierna di Latina Oggi, l’uomo avrebbe organizzato e diretto un gruppo criminale dedito al traffico di droga, insieme al fratello gemello Gianluca e a Johnny Lauretti, quest’ultimo oggi collaboratore di giustizia. Il sodalizio, armato e violento, avrebbe imposto il proprio dominio sul territorio di Fondi attraverso attentati incendiari e intimidazioni, conquistando spazi di potere e stringendo rapporti con organizzazioni criminali del basso Lazio e della capitale.

Latitante dallo scorso novembre, Del Vecchio era sfuggito alla cattura nel giorno dei blitz dell’operazione “Risiko”. Dopo quasi un anno e mezzo di fuga, è stato individuato e arrestato a Barcellona grazie a un’operazione congiunta tra i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina e la Guardia Civil spagnola, che ha posto fine alla sua latitanza nell’estate scorsa.