Centrale bio-metano a Latina Scalo, il progetto Recall sul terreno di proprietà della Depositi Regionali Surgelati

Le planimetrie dell'impianto di Latina Scalo

C’è un dettaglio nell’iter che ha portato all’approvazione del progetto Recall, finalizzato alla realizzazione a Latina Scalo di un impianto di trattamento della frazione umida dei rifiuti per la produzione di bio-metano, che inspiegabilmente non è stato notato dagli enti chiamati a valutare la proposta in conferenza dei servizi. Si tratta della proprietà del sito individuata in via delle Industrie a Latina Scalo. Di chi è?

La determina 60375 – 29 dicembre 2017 – del Settore Ecologia e Ambiente della Provincia di Latina, relativa alla conclusione positiva della Conferenza dei servizi, indica quale location del progetto il foglio 62, particelle 16, 19, 20 e 99. Da visura catastale la proprietà di questi fondi risulta intestata alla Drs Depositi Regionali Surgelati spa. La Recall era titolata a presentare il progetto sulla proprietà della Drs? Sì, ma solo se sottoscritta anche dalla Drs o in caso di sussistenza di un compromesso di compravendita, comunque da concludere ai fini dell’approvazione della proposta.

C’è un precedente in provincia che vale la pena di ricordare. Anni fa la società Pontinia Rinnovabili avrebbe voluto investire a Pontinia con una centrale a biomasse. Il terreno sul quale avrebbe voluto realizzare l’impianto, nell’area industriale di Mazzocchio, era di sua proprietà ma non ne aveva la disponibilità in quanto non assegnata dal Consorzio Industriale. L’amministrazione comunale, contraria al progetto, presentò ricorso al Tar il quale stabilì che la Pontinia Rinnovabili, oltre alla proprietà, avrebbe dovuto avere anche la disponibilità del sito. Il Comune ebbe ragione anche al Consiglio di Stato. Fine della storia.

La scorsa settimana il consigliere comunale Nicola Calandrini ha sollevato una serie di criticità sul progetto Recall respinte dall’assessore all’Ambiente Roberto Lessio, mettendo in evidenza come la proposta sia stata avallata da una ventina di pareri favorevoli. Respinta anche l’eccezione sull’assoggettamento alla direttiva Seveso.

Anche in questo caso vale la pena citare un altro precedente. Siamo sempre a Pontinia dove l’Acea Electrabell era pronta a realizzare una centrale turbogas. Gli elementi di rischio di incidente rilevante risultavano tutti di gran lunga al disotto dei limiti di legge, ma il Tar sollecitato dal Comune stabilì che era il totale a fare la differenza, motivo per cui per procedere alla realizzazione della turbogas l’Acea Electrabell avrebbe dovuto sottoporre il progetto alla valutazione di rischio di incidente rilevante. La sentenza fu confermata dal Consiglio di Stato, con il conseguente dietrofront dell’Acea.

Il sito prescelto dalla Recall per la realizzazione dell’impianto di digestione anaerobica di rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata e speciali e sottoprodotti, finalizzata alla produzione di bio-metano, è limitrofo all’ex Chemtura, oggi Lanxess, di produzione di sostanze chimiche di base. Si tratta di un’industria soggetta alla direttiva Seveso, motivo per cui ogni cinque anni viene sottoposta al Piano di valutazione del rischio di incidente rilevante. Ci si domanda se nell’iter seguito dalla Conferenza dei servizi qualcuno si sia preoccupato di acquisire il piano della Lanxess.

Tra le criticità sollevata da Calandrini anche il mancato passaggio in Consiglio comunale ai fini del rilascio del parere, sentita la commissione Urbanistica, come previsto dalla norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale. E’ fuori dubbio che il sito prescelto da Reacall si trovi in zona industriale, ma gli uffici comunali preposti hanno determinato che in assenza di Piano particolareggiato e/o di piano di lottizzazione per una nuova costruzione è necessario il parere del Consiglio comunale.

L’argomento, che tanto preoccupa i residenti di Latina Scalo per possibili effetti sull’ambiente e sulla salute pubblica, sarà esaminato nella prossima commissione Trasparenza. La presidente Nicoletta Zuliani ieri ha convocato l’organo per giovedì, 22 febbraio, alle 15.30 con all’ordine del giorno anche la centrale bio-metano di Latina Scalo: indicazione uffici su iter, audizione assessore Lessio e dirigente del servizio di gestione e assetto del territorio, architetto Umberto Cappiello.