Chiarato, discarica nel Nord della provincia: “Quali sono le basi tecnico-scientifiche?”

“Il presidente della provincia di Latina Gerardo Stefanelli – dichiara Andrea Chiarato, Consigliere comunale di Latina – ha comunicato a mezza stampa che per il ciclo dei rifiuti è escluso che le aree del Sud pontino, dove lui risiede ed opera e dove ha avuto il pieno consenso per la sua elezione, possono essere considerate idonee alle servitù delle discariche. 

Precisa invece con esattezza che è il nord della provincia l’area deputata a questo ruolo sacrificale. Sarà impopolare ma va fatto, assicura, ed aggiunge di avere l’appoggio sia del commissario che dell’assessorato regionale. 

Non sono precisati invece le basi tecnico-scientifiche di questo assunto, per il Presidente della Provincia il fatto che nelle aree del Nord già esistono discariche per i rifiuti di ogni genere sembra essere una motivazione sufficiente, ignorando completamente il fatto che queste zone ancora aspettano bonifiche e ristori adeguati. 

Aggiungo – continua il consigliere di Fratelli d’Italia – che le persone che vivono in questi territori hanno pagato e stanno pagando un prezzo altissimo tra scorie nucleari accatastate, discariche infuocate , interi appezzamenti sottratti all’agricoltura perché inquinati indelebilmente . 

Mi riferisco a Borgo Sabotino, Aprilia, Borgo Montello , Borgo Santa Maria, Cisterna, Latina Scalo dove insistono ancora impianti di produzione di bio gas, siti ‘’temporanei’’ di scorie nucleari e discariche a cielo aperto. 

Per quanto mi riguarda e per quanto riguarda FDI è escluso che si proceda nella direzione impressa dal Presidente Stefanelli ed evidentemente sostenuta da Coletta a dalla sua estemporanea maggioranza con i consiglieri espressi da Latina come Muzio, Campagna, De Amicis favorevoli a nuove discariche e a questa concezione retrograda del ciclo dei rifiuti. Sarà battaglia senza quartiere, se la posizione del Presidente e di chi lo sostiene resterà questa ed invito lui e la sua maggioranza a riflettere diversamente. 

Esistono soluzioni alternative e debbono essere praticate e su questo troverà il mio ed il nostro appoggio affinché non vi sia chi deve pagare costi umani elevati ed inaccettabili solo perché già allenato a farlo” – conclude Chiarato.