Circeo, un amico in Comune. Delega a Bruno a costo zero per l’ente

Vincenzo Cerasoli, Mauro Bruno e Giuseppe Schiboni

Mauro Bruno è persona di fiducia dell’amministrazione comunale di San Felice Circeo. Già capo di gabinetto all’epoca di Vincenzo Cerasoli sindaco, compagno di viaggio del contro-dissesto finanziario (è tra i destinatari degli otto inviti a dedurre emessi dalla Corte dei conti per ipotesi di danno erariale), il ragioniere di Cisterna torna al Comune di San Felice Circeo con l’incarico gratuito di delegato esterno del sindaco Giuseppe Schiboni. Tra i numerosi decreti che conferiscono incarichi a costo zero per l’ente – il precedente sindaco Gianni Petrucci ne sfornò altrettanti -, già resi noti durante il Consiglio comunale di insediamento del 29 giugno scorso, è spuntato oggi all’albo pretorio anche quello per Bruno. A lui la specifica competenza di informazione e comunicazione.

L’incarico conferito all’ex capo di gabinetto è previsto dallo statuto comunale al fine di individuare persona esterna all’ente che possa contribuire all’attuazione del programma di governo sottoscritto dal sindaco. Vale per Bruno, come per tutti gli altri, che funzioni attribuite saranno svolte attraverso l’ausilio della struttura comunale e rese senza alcun onere retributivo. Al delegato non è conferito l’incarico di firmare atti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno ma solo l’esercizio delle funzioni di programmazione e organizzazione delle materie assegnate per le quali relazionerà direttamente al sindaco in capo al quale spetta comunque ogni determinazione ed adempimento conseguente. Il delegato ha, altresì, l’obbligo di osservare il segreto d’ufficio; la sua nomina è valida fino alla scadenza naturale del mandato sindacale, salvo formale revoca.

Intanto il sindaco Schiboni ha fornito chiarimenti, in merito alla presenza di Bruno durante il Consiglio comunale del 29 giugno scorso, ai consiglieri di opposizione del gruppo “Verso il domani” che ne avevano fatto richiesta. Il primo cittadino ha spiegato che Mauro Bruno nella circostanza non aveva svolto alcun tipo di attività, né era stato incaricato ad alcuna mansione né aveva avuto accesso a dati e documenti. “Mauro Bruno – ha scritto il sindaco – era stato presente allo scopo di assistere a titolo di amicizia lo scrivente dietro espressa richiesta formulata a titolo esclusivamente personale”. Insomma, uno Schiboni assistito “moralmente” dall’irrinunciabile amico Bruno. Un’attestazione di amicizia oggi “ricompensata” con un incarico gratuito al quale il delegato non potrà certo sottrarsi per un’amicizia civica da condividere reciprocamente nel bene e nel male come unione di vita che si rispetti.