E’ stato denunciato per truffa, usurpazione di titoli e falso materiale il 40enne R.G., finto avvocato di Roma, che a Cisterna ha messo in atto il suo ultimo raggiro ai danni di un artigiano di 46 anni. La vittima nei mesi scorsi aveva avviato, attraverso una ditta edile, lavori di ristrutturazione della propria abitazione che ad un certo punto non era stato più in grado di sostenere economicamente. L’uomo si era quindi rivolto ad una banca per l’elargizione di un prestito che tuttavia gli era stato negato. Ma a questo punto un suo conoscente gli aveva proposto di rivolgersi ad un avvocato di Roma che avrebbe potuto ottenere il mutuo occorrente per la prosecuzione dei lavori. La vittima, abilmente adescata, era stata quindi ricevuta dal sedicente avvocato nel suo studio di Roma. All’artigiano di Cisterna era stata proposta la possibilità di accendere un mutuo di 100.000 a fronte di 10.000 euro di spese di pratica, presso un importante istituto bancario nazionale. L’”avvocato” gli aveva fatto sottoscrivere un modulo di adesione al prestito, nel quale era riportato anche il dettaglio del piano di ammortamento. L’ignara vittima aveva quindi consegnato al professionista i primi 2.000 euro per la prestazione ed altri 400 per bolli vari. Subito dopo altri mille euro per spese di assicurazione.
Nei giorni a seguire, non vendendosi concedere il mutuo, il 46enne aveva contattato telefonicamente l’avvocato, chiedendogli contezza sul ritardo del prestito e ottenendo, come replica, che il ritardo era dovuto ad intoppi burocratici a causa di un funzionario di banca troppo zelante. L’avvocato gli aveva fatto capire che erano necessari altri soldi per accelerare la pratica, ma, nonostante l’elargizione delle ulteriori somme di denaro, il mutuo tanto agognato non accennava ad arrivare. Addirittura il truffatore lo aveva accompagnava presso l’Agenzia delle entrate di Latina perché a suo dire avrebbe dovuto ritirare un certificato del casellario penale, facendogli sborsare così ulteriori 400 euro. Forse la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il malcapitato si rivolgerà alla Polizia a gennaio 2017, sporgendo querela presso il Commissariato di Cisterna.
Acquisita la notizia di reato, gli investigatori del Commissariato non hanno perso tempo ad accertare che R.G. non risulta iscritto ad alcun Albo degli Avvocati e non risulta avere mai conseguito abilitazioni in tal senso. Inoltre lo studio di Roma non è che lo studio del padre, effettivamente avvocato, che a sua volta, in passato, ha querelato il figlio per aver già utilizzato il suo nome e le sue credenziali per consumare truffe. L’uomo annovera a suo carico altre segnalazioni per truffa commesse in altri comuni del territorio nazionale.