Cisterna, Del Prete pronto alla candidatura a sindaco: cinque liste per la rinascita della città

Gianluca Del Prete

Ha attirato un consistente numero di cittadini la presentazione alla candidatura a sindaco di Cisterna Gianluca Del Prete. Questa mattina la sala della biblioteca comunale si è subito riempita.
Classe 1970, sposato con tre figli e odontoiatra di professione, Gianluca Del Prete
inizia il suo percorso politico non solo per l’attaccamento alla sua città ma soprattutto
per la volontà di dare un contributo per migliorare Cisterna con fermezza e coerenza.
Nel 2009 viene eletto consigliere comunale con la lista civica “Merolla Sindaco”, ma
nel 2011 (fino a fine mandato) sceglie di passare all’opposizione a causa della non
condivisione delle scelte politico-amministrative dell’allora sindaco.
Dal 2014 al 2017 siede tra gli scranni della minoranza con la lista civica “Carturan
Sindaco”, una scelta antagonista rispetto al gruppo che supportava l’ex sindaco
Eleonora Della Penna.
“I motivi che mi spingono oggi a fare questo passo sono le persone che hanno voluto
fortemente la mia candidatura a sindaco – ha affermato all’interno di Palazzo Caetani -. Un gruppo di persone insieme alle quali stiamo condividendo un progetto: cinque liste civiche, aperte al dialogo con tutti. Un altro motivo che mi ha spinto a scendere in campo è perché amo Cisterna. La situazione in cui versa attualmente la città è drammatica. Tutto ci potevamo aspettare, ma non quello che è successo… Insieme alla squadra stiamo mettendo su un progetto per far rinascere la città. Quali sono i nostri obiettivi? Prima di tutto ci vogliono persone che abbiano la voglia, il bene e il senso di appartenenza alla città. L’obiettivo è di riportare la normalità nel nostro comune. È finito il tempo delle promesse.
Io non vi prometto trasparenza e legalità. Non serve, trasparenza e legalità devono
essere implicite nell’uomo. Dal 2018 al 2023 persevererà il mio impegno politico, ciò
che mi contraddistingue da sempre; l’obiettivo è quello di riaccendere e alimentare il
senso di appartenenza al nostro territorio che si è perso negli ultimi 20 anni, di
riportare al centro parole come ‘rispetto’, per se stessi e per gli altri, serietà, impegno,
concretezza, di recuperare la ‘normalità’ di un vivere politico, economico, sociale,
civile che garantisca il benessere comune”.