Cisterna, fiamme al distributore Spend Oil per rubare l’incasso e volare a Londra: denunciato dipendente

E’ stato identificato e denunciato il presunto responsabile dell’incendio del locale pertinente al distributore di carburanti Spend Oil di Cisterna, sito in via Tivera. Si tratta di M.L., 25 anni di Aprilia, dipendente dello stesso esercizio. L’episodio in questione risale al 27 novembre 2016. L’allarme era stato lanciato a seguito di una deflagrazione che aveva allertato gli abitanti della periferia di Cisterna. Si era pensato addirittura all’esplosione di un ordigno, ma gli accertamenti dei vigili del fuoco giunti sul posto avevano accertato che l’incendio di natura dolosa era stato innescato attraverso l’utilizzo di materiale accelerante (quasi sicuramente benzina) posto al centro del locale e che la saturazione dello stesso aveva provocato l’esplosione. A questo punto erano subentrate le indagini degli agenti del Commissariato di Polizia di Cisterna
Un elemento in particolare aveva suscitato la loro attenzione, quello che la porta/saracinesca d’ingresso del locale attinto dalle fiamme era stata chiusa a chiave tanto che anche se divelta dalla parete a causa dell’esplosione, mostrava evidenti le mandate laterali della chiusura. Quindi, posto che l’origine dell’esplosione era avvenuta all’interno del locale mediante una cospicua quantità di liquido infiammabile ivi collocato chi vi aveva posto il liquido era la stessa persona che aveva provveduto a chiudere la porta con la chiave. Di conseguenza quello stesso soggetto aveva la disponibilità della chiave del locale. A seguito poi di ulteriori attività investigative tipiche e di polizia scientifica si è formato un quadro probatorio chiaro di chi aveva provocato l’incendio ed il motivo del perché lo avesse fatto. La responsabilità è stata attribuita al giovane dipendente che è stato quindi denunciato.
Il movente che avrebbe spinto il 25enne a provocare l’incendio sarebbe stato, secondo le investigazioni della Polizia di Stato, quello di impadronirsi dell’incasso, quasi 4.000 euro, custodito in un cassetto di una scrivania all’interno del locale. Il giovane, che pare avesse difficoltà economiche, qualche giorno dopo l’incendio si era recato a Londra per un viaggio di piacere. L’individuazione dell’autore dell’incendio ha permesso di escludere altre ipotesi, anche suggestive, che erano immediatamente circolate sul grave fatto criminale.