Cisterna, si punta al potenziamento della rete di servizi sanitari

Venerdì 11 novembre alle ore 15, presso la Sala delle Statue del Palazzo dei Servizi di Cisterna, si terrà il convegno dal titolo: “Sanità in cammino. Dall’ospedale al territorio: l’emergenza, la prossimità”, organizzato dall’Amministrazione comunale.

A relazionare insieme con il sindaco Valentino Mantini e il delegato alla Salute Francesco Maggiacomo, saranno il Direttore sanitario della AUSL di Latina Sergio Parrocchia, il Segretario dell’Ordine dei Medici di Latina Giuseppe Dei Giudici, il Presidente dell’Ordine dei Medici di Latina Giovanni Maria Righetti, il Direttore del Distretto 1 AUSL di Latina Belardino Rossi, il medico di Medicina generale del Distretto LT1 Mario D’Uva, il Responsabile del Reparto UOC Cardiologia, UTIC ed Emodinamica dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina Francesco Versaci.

“C’è una chiara volontà istituzionale di potenziare la rete di servizi sanitari territoriali – ha detto il delegato alla Salute Francesco Maggiacomo –. Ciò garantirà maggiore vicinanza al cittadino utente, specie se in condizioni di fragilità: sarà potenziata la presa in carico dei pazienti affetti da patologie croniche invalidanti, attraverso percorsi predisposti con la collaborazione dei medici di medicina generale e dei medici specialisti del territorio. Ciò permetterà anche di ridurre il ricorso a ricoveri impropri che spesso rappresentano una scelta svantaggiosa in termini di costo-beneficio. Parallelamente allo sviluppo della medicina territoriale, cresce la rete per l’emergenza rappresentata già nella nostra ASL dall’eccellente Rete Cuore e di recente istituzione della Rete per l’Ictus”.

“Il sistema sanitario basato sull’ospedale come unico centro dove si affrontano indistintamente tutte le patologie – ha affermato il sindaco di Cisterna Valentino Mantini – si è rivelato inadeguato alle esigenze specifiche del paziente, soprattutto se si tratta di soggetti fragili. Ne consegue l’esigenza di costruire una rete di servizi di continuità assistenziale, fortemente integrata e radicata sul territorio, in cui realizzare progetti di assistenza differenziati. Un sistema articolato e complesso che vede coinvolti, sul tema della sanità, più attori: l’azienda sanitaria locale, i medici di medicina generale, le associazioni socio-sanitarie del territorio, il volontariato, i servizi sociali, la famiglia. Dunque una rete fortemente integrata e duttile capace di tempestività d’intervento e articolazione dei servizi, in base ai bisogni individuali e specifici. È questo l’obiettivo verso il quale dobbiamo puntare”.