CLAAI Assimprese: sbloccate (parzialmente) le cessioni dei crediti per l’edilizia.

ECONOMIA & SOCIETA’

rubrica del mercoledì

di Ivan Simeone

Direttore CLAAI Assimprese

direzione@claai-assimprese.it

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Sbloccati (parzialmente) le cessioni dei crediti per il comparto dell’edilizia. Speriamo sia la volta buona per i Bonus edilizia e per far ripartire il settore.

Il settore dell’edilizia, lo diciamo ormai da anni, piaccia o non piaccia ma è uno dei maggiori volani della nostra economia locale.

Se si ferma l’edilizia si fermano non solamente le imprese del settore, ma anche tutto l’indotto che non è certamente cosa di poco conto.

In questo periodo stiamo assistendo alla telenovela dei bonus edilizia 110%; prima strumento che ha permesso la ripresa del settore, poi attanagliato da continue modifiche fino a renderlo inapplicabile ed oggi, forse, si intravede una stabilizzazione delle regole, grazie alcune novità approvate nell’ultimo Consiglio dei Ministri.

Le cessioni multiple del credito sono nuovamente ammesse massimo tre volte. 

Le due cessioni successive alla prima potranno essere effettuate soltanto a favore di banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario o imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia.

Questo permette una ripresa dello stallo avvenuto nei mesi scorsi, lasciando in stato “confusionale” sia le imprese del settore ma anche i condomini e i singoli cittadini che avevano puntato a queste agevolazioni per porre in essere importanti ristrutturazioni. 

Il Governo, per evitare e contrastare eventuali rischi di “storture” del beneficio, ha posto in essere altre due azioni: un “codice di tracciamento” (codice identificativo univoco) che verrà definito quanto prima dall’Agenzia delle Entrate, che bisognerà indicare nelle comunicazioni delle cessioni ed una importante sanzione per i tecnici abilitati per le asseverazioni che dichiarano il falso, o omettono informazioni rilevanti per il progetto di intervento; sanzioni che vanno da una reclusione da due a cinque anni e con una multa da 50 mila a 100 mila euro.

Ci si augura che ora il settore possa ripartire con velocità e senza più freni, lacci e laccioli, e nella massima trasparenza.

Rammentiamo che, solamente nella provincia di Latina, le imprese del settore delle costruzioni, dati 2021, hanno raggiunto le 7.653 aziende, con un continuo saldo attivo negli ultimi anni e quasi il 50% sono ditte artigiane.

A livello nazionale, sempre dati Movimprese, le aziende del settore delle costruzioni conta oltre 839 mila attività, senza contare tutte le imprese, particolarmente artigiane, dell’indotto. E’ un comparto da sostenere e non da penalizzare.