Compostaggio a Terracina, Zappone: idea percorribile. Ma c’è chi dice no

Emanuela Zappone

Impianto di compostaggio a Terracina. Se ne parla da almeno un anno, ma in cantiere c’è solo un’ipotesi. Al momento nessun atto né progetto. L’assessore all’Ambiente del Comune di Terracina, Emanuela Zappone, getta acqua sulle polemiche sollevate in queste ore dal movimento civico “Insieme a Te”.

Il presidente Arcangelo Palmacci, nel dirsi preoccupato per la realizzazione di un impianto intercomunale nella vecchia struttura di Morelle, in una zona ricca di falde acquifere, tra il canale Portatore e il Linea, ha chiesto all’amministrazione comunale di discutere di questa faccenda in Consiglio comunale. Palmacci “chiama” le forze politiche per dire no all’ipotesi di un simile progetto deleterio per una città che vive di turismo, agricoltura e commercio”.

“Finora si è discusso di un’idea a servizio di più comuni. La localizzazione a Terracina è motivata da ragioni geografiche – spiega l’assessore Zappone -. Al momento non c’è alcun progetto, ma ritengo che questa ipotesi possa essere percorribile senza incorrere nei rischi ambientali di cui parla Palmacci”.

“Il conferimento dell’umido – prosegue l’assessora – in questa provincia senza impianti pubblici è diventato spesso problematico. Le amministrazioni hanno la necessità di rendersi autonome rispetto all’impiantistica privata. La tecnologia oggi è in grado di realizzare strutture all’avanguardia che non provocano disagi ai residenti né danni all’ambiente. Guardiamo spesso esempi negativi, ma si tratta di impianti realizzati venti anni fa, quando si iniziava a sperimentare la raccolta differenziata. Oggi dal nord Italia ci sono esempi virtuosi ed è a quelli che dobbiamo guardare”.

“Nella mia esperienza di assessore all’Ambiente mi sono sempre confrontata con le associazioni ambientaliste. Mi sembra che siamo tutti d’accordo nei principi dell’economia circolare. La trasformazione dei rifiuti umidi in compost è una delle tappe dell’economia circolare e consente contestualmente la produzione di bio-metano”.

Il Comune di Terracina partecipa con il Consorzio del Sud Pontino al bando regionale per i contributi in materia. La Provincia di Latina sta portando avanti con i Comuni la realizzazione di uno o più impianti pubblici per la soluzione definitiva del conferimento degli umidi. Il presidente Carlo Medici, contattato oggi sull’argomento, ha riferito che i sindaci sono fortemente motivati a proseguire in questa direzione, spiegando anche che l’ipotesi di localizzazione a Terracina è stata avanzata lo scorso anno dall’allora sindaco Nicola Procaccini: “Spiegò che il gestore dei rifiuti del comune di Terracina era intenzionato ad investire in un impianto di compostaggio. Ecco, sulla base di ciò, Procaccini disse che allora sarebbe stato conveniente per Terracina realizzare un impianto pubblico a servizio di più comunità, nell’ottica di una fattiva collaborazione intercompresoriale”.

Insomma, un discorso aperto da tempo ma che ancora non trova una concretezza progettuale. L’assessore Zappone promette, al fianco di una campagna di sensibilizzazione – come già successo per altre problematiche –, anche un percorso di condivisione con la città in caso questa idea diventasse diventare qualcosa di più definito. “Prioritario – conclude – informare la collettività di quelle che sono le potenzialità di un progetto e non solo i timori, spesso ingiustificati quando c’è una garanzia sia normativa che tecnologica”.