Comune di Latina, dopo le “fughe” dei dipendenti l’amministrazione chiude le porte. Nuove polemiche

Il Comune di Latina

Dopo tante “fughe”, l’amministrazione comunale di Latina chiude le porte e scoppiano nuove polemiche. Dopo aver adottato la politica del chi “vuole andare via che se ne vada pure, arriverà qualcun altro a sostituirlo”, il direttore generale Rosa Iovinella ha rigettato l’istanza presentata da una dipendente, categoria D, in servizio all’Anagrafe, di trasferimento alla Asl.

Ne dà notizia la consigliera comunale Nicoletta Zuliani, che in quanto componente della commissione Trasparenza, ha ricevuto insieme ai suoi colleghi copia della diffida che la dipendente ha inviato al Comune.

In un lungo post, pubblicato su Facebook, la consigliera di opposizione spiega che il direttore generale nel suo diniego non avrebbe fornito alcuna motivazione né citato il nulla osta eventualmente richiesto al dirigente del servizio Demografico e Stato Civile.

La nuova polemica riguarda la diversità di trattamento riservata alla dipendente dell’Anagrafe, rispetto ad altro personale che ha chiesto la mobilità.

“Seppur sia nella discrezionalità dell’Ente concedere o meno i nulla osta, si riscontra una evidente difformità di trattamento rispetto agli altri dipendenti… Vincenzo Borrelli ottiene il nulla osta con atto dirigenziale su indirizzo della Giunta: tutti quelli prima di lui lo ottengono con atto di Giunta sentito il parere del dirigente del servizio; questa dipendente riceve il diniego direttamente dal Direttore Generale senza né Giunta né dirigente del settore… Comparata alle altre, questa procedura rappresenta ben una terza fattispecie di iter”, commenta la consigliera Zuliani.

“Avremo da lavorare nella prossima commissione Trasparenza di giovedì 9 agosto dove ho chiesto di discutere proprio della difformità di iter adottati per la mobilità – prosegue la consigliera del Pd -. La forma è sostanza: iter difforme equivale a disparità di trattamento e questo non è accettabile né dal punto di vista della giustizia nel rapporto con il personale né dal punto di vista della trasparenza, anticorruzione, antimafia ecc… D’altronde non abbiamo ancora la microstruttura, le posizioni organizzative sono le stesse dell’era Di Giorgi e si va avanti di mese in mese prorogando in continuazione… e ancora non si parla né di che fine fanno i concorsi per le progressioni verticali né del nuovo concorso del Comune per assumere nuovo personale. Assessora al Personale e Direttore Generale non aiuteranno il Comune di Latina ad uscire dall’impasse, accendere i motori e ripartire se non rivedono l’approccio alle politiche del personale. Se continuiamo così, finiremo la consiliatura peggio di come l’abbiamo cominciata. E pensare che la macchina amministrativa era la priorità delle priorità…”