Comune di Latina, l’Ambiente che verrà. Cappucci si presenta ai commissari. Lessio crea scompiglio

La commissione Ambiente di oggi. In primo piano l'assessore Roberto Lessio e il nuovo dirigente Sergio Cappucci

Il nuovo dirigente del servizio Ambiente e protezione civile del Comune di Latina Sergio Cappucci ha affrontato oggi la commissione presieduta da Dario Bellini in quanto convocato per la sua presentazione e per riferire su verde urbano e forestazione. Presente anche l’assessore al ramo Roberto Lessio.

Il curriculum

Laureato in Scienze delle terra, il dirigente in servizio in piazza del Popolo dal 1° settembre scorso ha comunicato ai commissari quelle che sono state le sue esperienze all’estero e in Italia di studio e di lavoro (guardare il video a margine), definendosi esperto di erosione e bonifiche. Tra le sue esperienze in Italia le collaborazioni con i ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico. Nel suo curriculum gli incarichi presso l’Istituto Centrale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica applicata al Mare oggi Ispra e l’Enea.

Il rapporto con la pubblica amministrazione

Il geologo Cappucci ha riferito di aver collaborato spesso con enti locali e di avere quindi idea di quelli che sono i processi amministrativi e le complessità da affrontare per risolvere anche piccoli problemi: “Sono convinto che nella pubblica amministrazione non ci sia nulla che non possa essere migliorata”. In quanto al servizio Ambiente, Protezione civile e Demanio (nuova macrostruttura entrata in funzione da un mese) del Comune di Latina, Cappucci ha detto di essere al momento alle prese con problemi di carattere organizzativo delle micro strutture assegnate ad altri servizi.

Manutenzione del verde

In questi pochi giorni di lavoro ha dato uno sguardo ai capitolati dei servizi espletati da terzi e si è detto convinto che molte cose possono essere migliorate, facendo anche degli esempi. A proposito del verde e della manutenzione del verde ha detto di aver notato che nel servizio di sfalcio dell’erba non è stata prevista la preventiva rimozione di eventuali rifiuti presenti nelle aree da trattare con il risultato che alla fine si è prodotto un mix di erba, carte lattine e quanto altro. Il nuovo dirigente quindi sta già pensando alla manutenzione del verde per la prossima primavera consapevole del fatto che Latina ha già pagato lo scotto di interventi tardivi e inadeguati e ormai conclusi. Al lavoro attualmente i soli giardinieri del Comune ad eccezione della manutenzione del verde delle scuole (lotto B) che ancora deve essere effettuata nonostante l’avvio del nuovo anno scolastico previsto per dopodomani 13 settembre. Cappucci poi si è detto soddisfatto di aver risolto a breve giro il disagio di un cittadino che non riusciva ad affittare un locale poiché l’ingresso era ostacolato da due grosse piante comunali in “disordine”. Attraverso il ricorso alla donazione… della potatura l’impasse è stata superata. “Soddisfatto anche il donatore che si è accontentato di un grazie poiché soddisfatto di aver contribuito alla risoluzione della bega”.

La riforestazione urbana

Per quanto riguarda la riforestazione urbana, il “vezzo” dell’assessore Lessio, Cappucci ha detto che per procedere a qualsiasi intervento è necessaria una mappatura delle aree verdi del Comune di Latina e di non aver capito, in questi pochi giorni in ufficio, se non sia mai stata fatta o se sia stata fatta e non è chiaro presso quale servizio si trovi. Il discorso della forestazione urbana ha spinto il nuovo dirigente, evidentemente già in accordo con l’amministrazione e il suo assessorato di riferimento, a riferire che in futuro questo servizio potrebbe essere affidato a un soggetto esterno che possa coordinare la piantumazione sponsorizzata. “Se Ikea ad esempio avesse la necessità di effettuare piantumazioni a compensazione della sua produzione di anidride carbonica – ha detto Cappucci – perché non fare in modo che queste piantumazioni avvengano sulle aree verdi del Comune di Latina? Del resto la forestazione oltre ad assolvere una funzione estetica e ombreggiante risolve in parte anche il problema irriguo per i prati sottostanti”.

Dibattito sul verde urbano

I due argomenti affrontati da Cappucci hanno suscitato un vivo interesse nei commissari di maggioranza e opposizione. In particolare la consigliera Nicoletta Zuliani si è appellata al nuovo dirigente affinché quanto accaduto quest’anno non si ripeta mai più. L’esponente del Partito democratico ha segnalato al nuovo dirigente che ad oggi i servizi di manutenzione del verde urbano, ormai espletati, non hanno visto la firma del contratto di appalto: “Fortuna che non sono successi incidenti”. Subito è intervenuto il presidente Dario Bellini, capogruppo di Lbc, per dire che il lotto B deve ancora cominciare, trattasi della manutenzione dei giardini delle scuole. “Manutenzione che è auspicabile – ha replicato Cappucci in via generale, guardando al prossimo futuro – che avvenga prima della riapertura delle scuole e non in concomitanza”. La responsabilità della mancata firma del contratto è stata attribuita al precedente dirigente ad interim – “troppo oberato”, ha detto l’assessore Lessio. A margine della seduta, Zuliani ha commentato che “non fa piacere sentire in Commissione il nome di un dirigente associato ad un ritardo grave come quello della stipula e firma di un contratto quando invece lo stesso non c’entra proprio niente”. “Lo scaricabarile politico sugli uffici non è una novità di questa amministrazione – ha criticato Zuliani -. Mi riferisco al contratto della ditta che ha completato il primo lotto di lavoro relativo alla cura del verde della città. I lavori del secondo lotto, quello del verde nelle scuole, stanno per iniziare in questi giorni, a scuole aperte. Intanto però il contratto, che comprende entrambi i lotti, ancora non è stato firmato. Queste le date: il 3 marzo sono stati completati gli atti di gara. Con determina 1067 del 29 giugno 2017 si provvede all’aggiudicazione definitiva con la clausola dell’urgenza applicata dal dirigente all’Ambiente che garantiva così un inizio lavori immediato. Nei giorni successivi (fine giugno) viene inoltrato alla Segreteria Generale l’atto da cui si genera il contratto. Sono oltre due mesi (dai primi di luglio 2017) che il contratto staziona in segreteria generale e non viene ancora firmato. Se nel frattempo fosse successo un incidente sul lavoro a qualche operaio, saremmo citati in giudizio e risulteremmo soccombenti con chissà quali costi per l’Ente. Inoltre, le prestazioni non contrattualizzate per la legge sono ‘nulle’ come nulle sarebbero le garanzie che il contratto prevede qualora la ditta che espleta il lavoro non facesse le cose a regola d’arte o riportando danni: non ci sarebbe possibilità di sanzioni o di rivalsa. Insomma, una situazione fuori dalle previsioni di legge”.

Il dibattito sulla riforestazione 

Il consigliere Matteo Coluzzi è intervenuto invece sulla riforestazione segnalando il suo vivo apprezzamento per l’inversione di tendenza percepibile dalle parole del neo dirigente che aveva appena affermato che la pianificazione è imprescindibile e “alla base del lavoro che verrà svolto nell’interesse anche di chi verrà dopo di lui”. L’esponente di opposizione aveva appena finito di ricordare che, come già espresso in occasioni di question time, il piano del verde urbano è uno strumento che consente di determinare un programma organico di interventi e che quindi le modalità con cui è stata avviata la riforestazione “a spot” beneficiando del contributo di associazioni non è un sistema conforme, quando è intervenuto l’assessore Lessio per dire che l’Urbanistica non c’entra niente con il servizio Ambiente. “Peccato che questa affermazione sia in netto contrasto con quanto affermato poco prima dal nuovo dirigente”, ha commentato Coluzzi a margine della commissione, mentre esponenti di maggioranza proponevano l’abbattimento di alberi in prossimità dell’ospedale Goretti e di prestare massima attenzione alle nuove essenze da mettere a dimora. Ma le parole di Lessio hanno mandato su tutte le furie Coluzzi: “Dunque si andrà avanti con interventi ‘random’ – ha aggiunto nel pomeriggio il giovane consigliere -, senza neanche una mappatura del verde pubblico che era prevista nel Documento Programmatico già per l’anno 2016? In termini urbanistici sarebbe come se in assenza di un Piano Regolatore Generale si attuassero comunque Piano Particolareggiati in scala di dettaglio. Associazionismo non è amministrazione. L’associazionismo è un valore aggiunto che deve essere valorizzato e messo nelle condizioni di poter cooperare con l’amministrazione, la quale deve però essere in grado di fornire indirizzi politici ben precisi. Non è ammissibile che venga confusa l’azione di volontariato con quella amministrativa, con il ruolo istituzionale. Come si può affermare che il verde e l’urbanistica sono due cose separate? L’idea di sviluppo della città e la metamorfosi dei vari ‘layers urbani’  non possono essere interpretati come se fossero ambiti estranei l’uno con l’altro, l’azione territoriale non può essere attuata per ‘compartimenti stagni’. Se il compito degli amministratori è quello di indirizzo e di controllo, in questo caso si sta facendo l’esatto contrario”.

… mentre erano in corso i colloqui per l’Abc

La seduta, questa mattina, si è conclusa con una “annotazione” del consigliere Matteo Adinolfi che ha fatto notare all’assessore all’Ambiente e al dirigente del Servizio Ambiente che mentre erano stati presenti in commissione per la “presentazione”, nell’aula accanto un cardiologo (il sindaco) e un direttore di banca (il vice sindaco) stavano prendendo decisioni sulla composizione del consiglio di amministrazione dell’azienda speciale dei rifiuti (erano in corso i colloqui con i candidati). Lessio ha replicato così: “Come se in giunta non ne avessimo già parlato…”. Cosa avrà voluto dire l’assessore all’Ambiente?

Le foto della commissione