Comunicazione durante la crisi: le mosse giuste e sbagliate del governo Conte

Sono passati ormai diversi giorni dall’inizio della riapertura e vorremmo analizzare con maggiore lucidità le strategie di comunicazione utilizzate dalle istituzioni durante la fase 1 del Covid.

Net in Progress è un’agenzia di strategie di comunicazione, nei nostri anni di consulenza abbiamo affrontato diverse crisi. L’esperienza ci insegna che per uscire da una crisi senza le ossa rotte servono due fattori:

– un leader capace di decidere e organizzare le persone;

– un team preparato.

La premessa obbligatoria è che una situazione così, per fortuna, è difficile che accada e non esistono soluzioni per uscirne indenni. Durante questo articolo proviamo a fare un’analisi delle posizioni del Governo e nei prossimi giorni faremo un’analisi della gestione del Lazio, di Roma e di Latina.

Scoppia la crisi e si costituisce un tavolo di crisi con politici ed esperti multidisciplinari. Inizia una comunicazione continua e costante da parte del Presidente del Consiglio con la cittadinanza tramite giornali, tv e social.

 

GIUSTO IL MODELLO, SBAGLIATO IL CONTENUTO

GIUSTO, perché appena scoppia una crisi non bisogna mai smettere di comunicare verso una audience che è famelica di informazioni;

SBAGLIATO, per l’iper presenzialismo di Conte, passati i primi momenti di protagonismo quasi necessario, SAREBBE STATO GIUSTO dividere poi la scena con esperti e Ministri come è stato fatto più in là nella crisi.

 

NEL MEZZO DELLA CRISI

GIUSTO, l’affidamento ad esperti e Ministri della narrazione, per non cadere nella monotonia dei soli discorsi istituzionali del Presidente del Consiglio;

SBAGLIATA, la mancanza di coordinamento tra esperti e tra ministri.

Le voci devono essere molteplici ma il MESSAGGIO DEVE ESSERE UNIVOCO.

 

NEL FINALE DELLA FASE ACUTA

Quando la fase acuta della crisi stava volgendo al termine, scemava di pari passo l’attenzione dei cittadini:

SBAGLIATA, la forzatura a cercare di tenere tutti incollati ai media per ascoltare le ultime novità.

Nella fase finale della FASE ACUTA di una crisi, la comunicazione deve essere POCA e CONCRETA.

GIUSTO, iniziare a raccontare ai media RISULTATI e SPERANZA di ripartenza con azioni specifiche.

 

METTIAMO IL VOTO

Nel complesso il comportamento, a livello di comunicazione del Governo, è stato positivo.

È mancata il messaggio unico, quindi ci sono stati momenti di confusione ma nel complesso se dovessimo assegnare un VOTO AL GOVERNO: 7 – (che in questo contesto è molto alto).

Ci sono moltissimi modi di comunicare in una situazione di crisi, non tutti sono però giusti e i rischi di commettere errori sono sempre più frequenti. Per questo è fondamentale affidarsi a professionisti della comunicazione come noi di Net in Progress.

Contattateci per una pre-analisi gratuita!

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Net in Progress – strategie di comunicazione