Inizia il conto alla rovescia per l’elezione del nuovo Papa. Tra fede e attesa: il mondo guarda Roma, Latina si stringe alla Chiesa. Dal 7 maggio i cardinali riuniti nella Cappella Sistina eleggeranno il successore di Papa Francesco. Una procedura antica, segreta e decisiva. Intanto, anche a Latina cresce l’attesa per un momento storico.
Con la data ormai fissata per il 7 maggio, il conclave 2025 è pronto a scrivere una nuova pagina della storia della Chiesa. Dopo le esequie di Papa Francesco, seguite con profonda partecipazione anche a Latina – dove dozzine di fedeli si sono riuniti in Piazza San Marco davanti al maxischermo allestito dal Comune – la città resta idealmente collegata al cuore della cristianità, in attesa del prossimo Pontefice.
COME FUNZIONA IL CONCLAVE
Il conclave è il momento più solenne e riservato della vita ecclesiastica. A parteciparvi saranno 135 cardinali elettori, tutti sotto gli 80 anni, provenienti da ogni parte del mondo. L’ingresso ufficiale nella Cappella Sistina avviene dopo la Messa “Pro eligendo Pontifice”. Poi, al comando “Extra omnes”, le porte si chiudono: comincia l’isolamento.
Ogni giorno i cardinali possono votare fino a quattro volte. L’elezione avviene con una maggioranza dei due terzi. Dopo ogni votazione, le schede vengono bruciate: fumo nero se non c’è ancora un nuovo Papa, bianco se l’elezione è avvenuta.
QUANTO PUÒ DURARE
Non esistono limiti precisi: il conclave può durare da poche ore a diversi giorni. Negli ultimi decenni, tuttavia, la durata media è stata di 2-3 giorni. Anche quest’anno, secondo gli osservatori, il processo potrebbe essere relativamente rapido, data la chiarezza dell’agenda e il profilo dei principali candidati.
CHI SONO I FAVORITI
Tra i nomi più ricorrenti ci sono il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, stimato per la sua esperienza diplomatica e la linea moderata; Luis Antonio Tagle, filippino, volto dell’evangelizzazione nei paesi asiatici; Matteo Zuppi, italiano, impegnato nel dialogo sociale e nella mediazione; e Fridolin Ambongo, arcivescovo di Kinshasa, considerato una figura chiave per il futuro della Chiesa africana. Ma come vuole la tradizione, spesso chi entra da favorito esce da cardinale.
LATINA GUARDA A ROMA
Anche nella città capoluogo, la comunità cattolica vive questo momento con attenzione e spiritualità. I funerali del Santo Padre sono stati un momento di raccoglimento collettivo: Piazza San Marco ha dimostrato ancora una volta quanto Latina sappia stringersi attorno ai valori della fede. E ora, con l’inizio del conclave, è forte la speranza di una guida che sappia parlare al mondo, ma anche ai territori, alle periferie, alle comunità come quella pontina.