Cori in festa per il V centenario dell’apparizione mariana

A 500 anni dall’apparizione Madonna del Soccorso a Cori, l’Amministrazione comunale ha previsto un ampio e variegato programma di iniziative religiose e culturali che si articoleranno lungo i prossimi dodici mesi. «Per il rispetto delle norme per la pandemia, nel mese di maggio non sarà possibile svolgere iniziative – sottolinea il sindaco Mauro De Lillis – ma da giugno, sempre compatibilmente con le norme vigenti al momento, abbiamo previsto un fitto programma di appuntamenti”. 

Programma festeggiamenti

I festeggiamenti inizieranno domani con la S. Messa solenne presieduta dal Vescovo Mons. Mariano Crociata alla presenza di poche rappresentanze istituzionali: il Prefetto, il Presidente della Provincia di Latina e i sindaci dei Comuni limitrofi. La celebrazione sarà trasmessa in diretta su LazioTV dalle 11 al canale 12 e in replica dalle 16 al canale 650.

Le manifestazioni vedono la partecipazione congiunta dell’Ente Comunale e delle istituzioni religiose nonché di tante associazioni della Città: dai sacerdoti ai Frati Trinitari, dalla Fraternità dei Laici Trinitari agli Amici del Museo della Città e del Territorio di Cori, dall’Ente Carosello Storico dei Rioni al Comitato dei festeggiamenti civili.

Tra le numerose iniziative che si terranno nel corso dell’anno a partire dall’imminente estate, tanta musica con la collaborazione del Conservatorio di Musica “O. Respighi” di Latina e della Banda del Corpo della Gendarmeria Vaticana; diversi convegni; iniziative d’arte in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Frosinone; percorsi religiosi/artistici nelle chiese della Città.

Gli eventi prevedono anche la messa in scena de “La ritrovata Oliva”, dramma sacro del frate agostiniano Sante Laurienti, pubblicato nel 1632, come era uso già alla fine del 1500 quando venivano prodotti numerosi componimenti poetici sul tema era l’Apparizione. Il V Centenario sarà anche l’occasione per promuovere la cultura del pellegrinaggio con la valorizzazione della Via Francigena del Sud, di cui Cori rappresenta la terza tappa a Sud di Roma, con una serie di iniziative di studio e di valorizzazione delle eccellenze eno-gastronomiche del territorio. Anche i momenti di preghiera e i riti religiosi saranno numerosi: dall’incontro di preghiera e riflessione del Presbiterio Diocesano alla giornata del malato in collaborazione con Unitalsi e l’Ufficio per la pastorale della salute; dall’iniziativa “Maria incontra i giovani” al gemellaggio con la Diocesi di San Severo, dove è presente la medesima intitolazione di Maria come “Madonna del Soccorso”.

Il forte legame con la ricorrenza è evidenziato dalle tante iniziative pro bono, tra cui il restauro delle edicole della Via Crucis sulla strada del santuario del Soccorso a cura di ditte edili del territorio, nonché la donazione di un mosaico da parte della Fraternità dei Laici Trinitari. Ai riti legati alla Madonna del Soccorso si ricollega infine anche l’evento rievocativo del Carosello Storico dei Rioni, che anche quest’anno, a causa della pandemia, quasi sicuramente non potrà realizzarsi. Ma sono già in pista idee più “leggere” per mantenere comunque lo spirito della rievocazione. Per il Centenario l’Ente ha indetto un bando per il logo. A vincere è stata la proposta di Dante D’Elia, che accompagnerà la comunicazione di tutti gli eventi.

Storia dell’apparizione

Era maggio del 1521, esattamente 500 anni fa, quando apparve al Santuario della Madonna del Soccorso, la Vergine Maria per recare soccorso ad Oliva Iannese, una bimba di appena tre anni smarritasi sul monte, nel bel mezzo di una tempesta, nel tentativo di raggiungere la mamma.
La piccola rimase irreperibile per ben otto giorni e, quando fu ritrovata, raccontò di essere stata accudita e rifocillata da una Bella Signora, che le rivelò di essere la Vergine Maria.
La storia narrata non cadde nel vuoto, tant’è che rappresentanti del clero, notabili e cittadini di Cori salirono in processione sulla montagna della Ginestra e nel luogo indicato scoprirono un affresco con l’immagine della Vergine in trono che sorregge il braccio benedicente del Bambino, probabile dotazione ad una antica cappella.
Da quel giorno di cinque secoli fa nacque e andò ampliandosi la devozione dei coresi e degli abitanti dei paesi vicini per la Signora, che la identificarono con l’appellativo di Madonna del Soccorso.
Qualche anno dopo nella zona in cui fu trovato l’affresco fu eretta una piccola chiesa, attorno alla quale nel 1639 sorse e fu consacrato l’attuale Santuario.