Cori, Tiero: “Il presidio sanitario va potenziato. In arrivo i fondi”

La visita di Tiero all'Ospedale di Comunità di Cori

Enrico Tiero, vice portavoce regionale di FdI, presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive e componente della commissione Sanità del Consiglio regionale del Lazio è intervenuto riguardo il potenziamento dell’offerta sanitaria a favore della città di Cori.

“I presidi sanitari dei piccoli centri vanno potenziati per fornire servizi efficienti per la cittadinanza. Con questa consapevolezza mi sono recato presso l’ospedale di Comunità di Cori, per visitare una struttura di primaria importanza per questo comprensorio. Insieme al sottoscritto era presente Angelo Tomei, vicesindaco della vicina Rocca Massima. In questa occasione ho incontrato il direttore del Distretto LT 1, il dottor Vincenzo Lucarini insieme al responsabile del PAT. Colgo l’occasione per fare i complimenti al personale, per la professionalità e la disponibilità dimostrata.

A breve partiranno lavori di riqualificazione del plesso. Penso ai fondi destinati alla medicina del territorio, ben 1.800.000 per l’Ospedale di Comunità di Cori e 1.200.000 per la Casa di Comunità. Credo in particolare nella sanità territoriale e nell’importante funzione che essa svolge: assistenza, riabilitazione, presa in carico del paziente. A tal proposito considero fondamentale il servizio di telemedicina anche per gli utenti di quest’area. Bisogna valorizzare la rete capillare che coinvolge i medici di medicina generale e i medici di continuità assistenziale. Va migliorata l’assistenza dei presidi nei piccoli centri.

I Pat di Cisterna, Cori, Sezze, Priverno, Sabaudia, Gaeta e Minturno potrebbero a mio avviso funzionare meglio se avessero anche la copertura notturna. L’obiettivo di fondo è quello di decongestionare i Pronto Soccorso principali della provincia, in particolare il Santa Maria Goretti di Latina. Garantendo ovviamente un servizio più completo nei territori, io credo che si potrebbe raggiungere questo scopo.
Di queste problematiche parlerò nuovamente con il Presidente Rocca ed il dr Urbani, della Regione Lazio, come della possibilità, (cercando di capire quali siano i margini per una modifica del Decreto 70/2015) di riaprire i punti di primo intervento, anche in maniera sperimentale. Posso assicurare che darò priorità agli interessi e ai bisogni della comunità locale”.