L’eurodeputato pontino della Lega Matteo Adinolfi preoccupato per la stima in negativo del Pil, a causa dell’effetto Coronavirus, chiede al Governo di adottare le misure proposte dal senatore Matteo Salvini.
“Sono rientrato in queste ore in Italia dopo la mia missione per conto dell’Unione Europea in Arabia Saudita e Oman. Ero partito proprio alla vigilia del primo contagio italiano di Coronavirus e, dopo poco più di una settimana, ritrovo un Paese purtroppo bloccato e preda della paura”, commenta Adinolfi in merito all’emergenza sanitaria che in pochi giorni ha fatto dell’Italia il terzo paese al mondo per numero di contagi.
“Nonostante il grande impegno di medici, infermieri e di tutto il personale sanitario coinvolto al nord come al sud in questa grande battaglia, uomini e donne che voglio ringraziare con tutto il cuore, anche nel Lazio purtroppo sembrerebbe essersi propagato il contagio, con il caso riportato ieri sera dalla stampa – afferma Adinolfi -. Senza star qui a polemizzare con chi al Governo ha deciso di bloccare i voli dalla Cina, lasciando però arrivare liberamente da scali indiretti persone provenienti da quelle zone, senza pensare ad alcuna forma di quarantena precauzionale, credo che questo sia il momento di agire per non lasciare che il nostro Paese, bloccato e impaurito in questi giorni, precipiti nella recessione economica. Come ha ben spiegato Matteo Salvini, c’è stata ‘sottovalutazione’ in campo sanitario, dunque non si ripeta lo stesso errore anche in campo economico, perché la nostra economia è un tema che interessa tutti i cittadini italiani”.
Adinolfi cita le previsioni degli esperti: stimata una diminuzione del Pil italiano compresa tra -1% e -3% nel primo e secondo trimestre 2020. “E’ questa – spiega – l’indicazione degli effetti sull’economia del coronavirus secondo il Ref Ricerche che quantizza la perdita di Pil tra i 9 ed i 27 miliardi. La stima considera l’impatto nelle regioni italiane, con effetti immediati e di più lunga durata, a seconda del settore considerato”.
L’auspicio dell’eurodeputato di Latina è che il Governo si muova al più presto “seguendo quelle che sono state le proposte della Lega e di Salvini dal momento che l’Italia in quasi tutte le regioni, anche nel Lazio, sta accusando difficoltà economiche enormi, dall’industria all’agricoltura, dal turismo all’artigianato, passando per le famiglie”. “Per questo – aggiunge – l’impegno deve essere totale, non limitato alle 11 città della prima zona rossa”.
Salvini ha chiesto a Conte di valutare un immediato provvedimento non di sospensione ma di esonero dal pagamento di tutti gli oneri previdenziali e dei tributi a carico delle attività produttive danneggiate dall’emergenza. “Per agevolare la ripresa economica al termine dell’emergenza, serve poi l’introduzione di un periodo di Free Tax Zone per tutte le aree maggiormente interessate dalle ricadute economiche negative, che non sono esclusivamente le zone rosse, come ha spiegato Salvini. La finestra potrebbe essere da 3 a 6 mesi, e prevedere anche transazioni esenti da Iva”, dice il leghista pontino.
“Necessaria – sono sempre le parole di Adinolfi – a nostro avviso anche l’estensione della cedolare secca agli immobili commerciali, il rinvio della lotteria degli scontrini e la sospensione della rata della cosiddetta ‘rottamazione ter’, rinviata al 30 aprile solo per i cittadini delle zone dove il contagio del virus è maggiore. E ancora: compensazioni fiscali per 4 miliardi al sistema delle piccole e medie imprese, artigiani, commercianti e professionisti e l’abolizione della stretta sugli appalti. La Lega chiede poi anche pieni poteri ai sindaci per velocizzare appalti e cantieri e intende chiedere all’Unione europea di assegnare il 50% degli appalti alle piccole e medie imprese italiane. Altro tema spinoso, il lavoro. Servono più fondi per la cassa integrazione e la mobilità in deroga, oltre allo stop del pagamento dei contributi previdenziali e al conguaglio 730 erogato a luglio e non a settembre. Sul turismo, tra i settori più colpiti da questa emergenza, la Lega propone una detrazione fiscale per le famiglie che prenoteranno le vacanze estive in Italia e voucher nel turismo per agevolare il lavoro occasionale nel settore, l’adozione del codice identificativo per le strutture ricettive, lo sblocco delle gite scolastiche almeno nelle e dalle aree non soggette a virus”.
Adinolfi invoca un aiuto alle agenzie di viaggi coinvolte negli annullamenti, la sospensione della direttiva Bolkestein per le guide turistiche, l’attivazione del DPCM del decreto Centinaio per gli stabilimenti balneari, l’abbassamento della soglia del Tax Free Shopping per favorire il turismo estero capace di portare risorse per la nostra economia, la promozione del Balpaese con maggiori fondi a ENIT e il coinvolgimento delle comunità italiane all’estero per il turismo di ritorno.
“Proposte di buonsenso – conclude l’eurodeputato pontino -, che con i colleghi del gruppo Identità e democrazia chiederemo anche all’Europa di sostenere senza abbandonarsi alle solite inutili discussioni sui decimali del deficit”.