Coronavirus, allo Spallanzani il “capolavoro” dell’isolamento

L'Istituto Nazionale Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani" e nel riquadro verde l'immagine del virus 2019-nCoV/Italy-INMI1 (Isolamento virale su cellule Vero E6) - Coronavirus

Isolato allo Spallanzani di Roma il Coronavirus. Un evento importantissimo, per la perfezione dei metodi diagnostici dell’infezione che si sta diffondendo velocemente a livello globale. Si contano 14mila contagiati; sono 305 le morti accertate e 328 le guarigioni.

“Il risultato ottenuto dal laboratorio di virologia dell’Istituto nazionale Lazzaro Spallanzani – ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti – testimonia il livello di assoluta eccellenza raggiunto dalle strutture sanitarie del Lazio“.

I virologi dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani”, a meno di 48 ore dalla diagnosi di positività per i primi due pazienti in Italia, sono riusciti, primi in Europa, ad isolare il virus responsabile dell’infezione. Avere a disposizione in modo così tempestivo il virus è un passo fondamentale, che permetterà di perfezionare i metodi diagnostici esistenti ed allestirne di nuovi. Avere a disposizione nei laboratori il nuovo agente patogeno permetterà inoltre di studiare i meccanismi della malattia per lo sviluppo di cure e la messa a punto del vaccino. La sequenza parziale del virus isolato nei laboratori dello Spallanzani, denominato 2019-nCoV/Italy-INMI1, è stata già depositata nel database GenBank, e a breve anche il virus sarà reso disponibile per la comunità scientifica internazionale.

 “Il risultato ottenuto oggi è il frutto del lavoro di squadra, della competenza e della passione dei virologi di questo Istituto, da anni in prima linea in tutte le emergenze sanitarie nel nostro Paese”, ha dichiarato Maria Capobianchi, direttore del laboratorio di Virologia dell’Inmi.

“L’isolamento del virus – ha aggiunto Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Inmi – ci permetterà di migliorare la risposta all’emergenza coronavirus, di conoscere meglio i meccanismi dell’epidemia e di predisporre le misure più appropriate”. “Il risultato ottenuto dai nostri virologi – ha concluso Marta Branca, direttore generale dell’Inmi – è una ulteriore testimonianza dell’eccellenza scientifica dello Spallanzani, istituto dove la ricerca non è mai fine a se stessa, ma ha come obiettivo ultimo e concreto il miglioramento delle cure per i pazienti”.

“Con l’isolamento del virus da parte dell’équipe di virologi dello Spallanzani si conferma l’assoluta qualità delle strutture sanitarie della nostra Regione”, così Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio. “La grande professionalità dei nostri medici, biologi e ricercatori – ha concluso Roberto Speranza, Ministro della Salute – ci fornisce ulteriori strumenti di contrasto per fronteggiare questa emergenza sanitaria e conferma la qualità e l’efficienza del nostro Servizio Sanitario Nazionale, su cui dobbiamo continuare ad investire”.

A seguito dell’annuncio dell’avvenuto isolamento del virus responsabile dell’infezione, Nicola Zingaretti, governatore della Regione Lazio, ha dichiarato: “Il risultato ottenuto dal laboratorio di virologia dello Spallanzani testimonia il livello di assoluta eccellenza raggiunto dalle strutture sanitarie della Regione Lazio anche nella gestione di epidemie, con brillanti risultati assistenziali e scientifici già ottenuti con Ebola. Inoltre, anche nel 2017, quando il litorale laziale fu colpito da una epidemia di Chikungunya, lo Spallanzani riuscì prontamente a isolare il virus, permettendo così di velocizzare la diagnosi e fornendoci uno strumento fondamentale per contenere la diffusione dell’epidemia. L’auspicio è che si segua lo stesso percorso anche per l’emergenza in corso: di certo il risultato ottenuto dai virologi dello Spallanzani costituisce uno strumento fondamentale a disposizione della task force messa in campo dal Ministero della Salute per fronteggiare questa nuova epidemia globale. Voglio inoltre esprimere il mio personale ringraziamento agli operatori e ai medici. La Sanità laziale, appena uscita dal commissariamento, si conferma così all’avanguardia nel panorama del nostro Servizio Sanitario Nazionale”.