Coronavirus, due casi confermati ricoverati allo Spallanzani di Roma

L'ospedale Spallanzani di Roma

I primi due casi confermati di coronavirus in Italia sono arrivati a Roma e ricoverati allo Spallanzani. La Regione Lazio si era appena dotata di una taske force per affrontare l’arrivo del virus. Ovviamente era solo questione di tempo, impossibile bloccarlo in un solo paese nonostante le imponenti misure di sicurezza.

I due sono in buone condizioni, ma prima di arrivare nella Capitale hanno partecipato ad un tour in varie regioni della Penisola. Il pullman con il gruppo che era con loro oggi era diretto a Cassino, ma è stato fermato dalla polizia e tutti si trovano ora allo Spallanzani.

Un caso sospetto c’è anche in Veneto: un minore del Trevigiano rientrato da un viaggio in Cina. Il professor Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma è stato intervistato da Radio Capital:”Stiamo adottando con gli altri turisti del gruppo i controlli come chi passa per uno screening aeroportuale, quindi non sono quarantena ma in controllo sanitario. I due contagiati hanno girato per una settimana in Italia ma i cittadini devono stare tranquilli. Il rischio reale di trasmissione si verifica con persone sintomatiche. Durante l’incubazione non si trasmette virus, a meno di eccezioni eccezionali. Siamo ragionevolmente tranquilli”.

Allo Spallanzani però è ricoverato un caso sospetto: un operaio romeno di 42 che lavorava all’Hotel Palatino, dove era alloggiata la coppia.

Il Consiglio dei ministri ha appena decretato lo stato di emergenza sanitaria per sei mesi. Sospeso il traffico aereo con la Cina.