Coronavirus, in campo medici di base e sinergia tra strutture pubbliche e private

La Asl di Latina ha lavorato in questi giorni per predisporre un piano per far fronte all’emergenza Coronavirus. I casi aumentano di pochi numeri ogni giorno, ma in alcuni comuni nei prossimi giorni potrebbero esserci più casi.

Per far fronte a questi e alle tante persone in isolamento domiciliare che necessitano un monitoraggio giornaliero entrano in campo i medici di base. A spiegarlo è stato Giovanni Cirilli, segretario della Fimmg Lazio: “Ai medici di base è stato chiesto in primo luogo di aumentare la disponibilità telefonica. Abbiamo chiesto loro una comunicazione veloce, rapida ed efficace. Saranno loro a rappresentare l’anello di congiunzione tra i pazienti e l’azienda sanitaria: ci sono e faranno tutto quello che possono per aiutare”.

Inoltre il Goretti, se la crisi proseguisse senza attenuarsi, sarà completamente dedicato al Covid-19. “Questo – ha spiegato Casati – richiederà nuove figure mediche e sarà necessario creare team misti. Si stanno riconvertendo posti letto in medicina d’urgenza per destinarli alla terapia intensiva. L’ospedale di Formia per il momento sta gestendo alcuni casi meno gravi e quelli di Fondi e Terracina saranno invece lasciati liberi dal Coronavirus. Il passo più importante per il quale stiamo lavorando è quello di coinvolgere le strutture private con il compito di facilitare l’uscita dei pazienti dal Goretti”.

Ancora come già spiegato sarà riattivato il reparto di Malattie infettive dell’ex ospedale di Gaeta che sarà disponibile per il 23 marzo. Sono stati sospesi i avori di completamento del pronto soccorso di Terracina per la gestione dei pazienti non gravi in attesa dei tamponi. Tutto questo come se stesse operando una Unità operativa unica.

“Nulla sarà sufficiente – ha concluso però Casati – se l’emergenza dovesse raddoppiare o quadruplicare. Per questo è necessario che tutti facciano la loro parte e restino a casa. Bisogna capire che dobbiamo cambiare le nostre abitudini per evitare il collasso del sistema sanitario”.