Economia
di Ivan Simeone
i.simeone@virgilio.it

“Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi”. Con la citazione di TS Eliot, prende il via il prossimo 22 agosto la 46° edizione del meeting internazionale di Rimini, ormai tradizionale appuntamento di riflessione, di partecipazione e analisi culturale nonché politica che si richiama all’esperienza dell’insegnamento di Don Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione e ispiratore della Compagnia delle Opere. (www.meetingrimini.org)
Il meeting non è una “fiera” né un semplice convegno di fine estate.
Il meeting è certamente una Esperienza di vita che deve essere vissuta direttamente e personalmente. È difficile trasmettere un evento come il meeting, che vede la partecipazione di centinaia di volontari d’ogni età e professione, un susseguirsi di appuntamenti di analisi culturale e sociale, spettacoli e mostre. Un avvicendarsi di appuntamenti che hanno un denominatore comune quale è la Persona, la Partecipazione, il bene Comune ed una esperienza di fede che vuole farsi Opera.
Il meeting è certamente un “INPUT” operativo che dovrebbe essere raccolto anche sui nostri territori, nei nostri comuni…nelle nostre Comunità locali.
Il messaggio e l’insegnamento che traspare dal meeting può essere un valore aggiunto per chi, come noi, è impegnato nel mondo del lavoro, della politica come dell’economia. Bisogna riuscire a coglierlo.
Il tema di quest’anno –come evidenziato dagli organizzatori- “vuole prima di tutto esprimere la speranza di una novità dentro la drammaticità della storia, il desiderio di costruire insieme luoghi in cui condividere la ricerca e l’esperienza di ciò che è vero, buono e giusto. (…) Il Meeting 2025 ci invita a condividere esperienze e iniziative di costruzione che nascono dalla gratuità e dalla libertà. Desideriamo scoprire insieme mattoni nuovi che rispondano alle nostre aspirazioni più autentiche arricchendoci di tutto il bene che la storia ci ha trasmesso e che il presente ci offre. Sarà questa anche un’occasione per riscoprire la nostra vocazione di edificare la propria vita prendendoci cura della porzione di mondo che ci è stata affidata.”
Quest’anno molto spazio viene dato a tematiche legate al mondo del lavoro, dell’economia come della famiglia vista come protagonista sociale e del bene comune. Molti i confronti con economisti e manager, come importante la partecipazione di espressioni di diverse realtà associative. Ci si confronterà sull’impegno politico come “impegno per un ideale” (cosa questa oggi quasi dimenticata dai più) come saranno presenti tematiche legate alla valorizzazione della dimensione sociale quale la natalità e, di contro, l’invecchiamento della popolazione.
Con presenze stimate a circa 800.000 visitatori, il meeting vedrà oltre 150 convegni con circa 550 relatori italiani e internazionali, 13 le mostre e 17 gli spettacoli. Il Villaggio Ragazzi Yoga, che si estenderà su una superficie di 9.000 mq, ha un programma che comprende 240 eventi. Tremila saranno i volontari da tutto il mondo.
Sono numeri importanti che testimoniano non solo un Evento ma una “Esperienza di Vita” che poi va (o dovrebbe) a trasformarsi in prassi quotidiana. E noi?









