Covid, altri alunni a casa per 1 positivo. Vuote le classi dei fratelli dei bimbi in quarantena

banchi monoposto

Un’altra classe di una scuola di Latina è stata chiusa per un caso di coronavirus tra gli alunni. Si tratta delle elementari della Chiesuola. Salgono così a 23 gli istituti coinvolti da casi di Covid-19 in provincia, di cui 8 nel capoluogo pontino.

In alcuni casi, come per la classe della scuola primaria di via Quarto, dal secondo giorno le maestre hanno attivato la didattica a distanza sulla nuova piattaforma che funziona molto meglio di quella utilizzata durante il lockdown e i bambini stanno andando avanti con il programma.

In altre, come in quella di via Bachelet, invece, gli alunni hanno ricevuto soltanto poche schede da completare e non hanno ancora fatto (dopo 9 giorni di quarantena), neanche un’ora di Dad. I bambini non si sono più visti tra loro (sul web ovviamente), neanche per un saluto. Un nuovo e per le mamme “ingiustificato” lockdown.

Qualcosa di ancora più preoccupante sta però accadendo, anche per la mancanza di comunicazioni alle famiglie. Il giorno dopo la chiusura di alcune aule i genitori delle classi frequentate dai fratelli dei bambini in quarantena erano vuote, o quasi. Tante famiglie hanno tenuto a casa i figli per paura. Le disposizioni sono invece di far frequentare i fratelli degli alunni in quarantena perché non hanno avuto contatti diretti con il positivo. E le assenze di questi studenti non sono giustificate.

Lo stesso non vale per la scuola dell’infanzia che non è scuola dell’obbligo. In un asilo di un comune della provincia pontina sarebbero state proprio le mamme a decidere di non mandare i bambini perché uno di loro era stato a contatto con il fratello in quarantena. Un comportamento dettato sicuramente dalla paura, ma anche da una scarsa comunicazione rispetto alle disposizioni e alle misure adottate per arginare il Covid.