Covid Latina, crisi economica: la ricetta di Fratelli d’Italia

Gianluca Di Cocco

L’emergenza economica causata dalle misure restrittive necessarie per contenere il Coronavirus sta emergendo in tutta la sua gravità. Con intere città isolate, negozi chiusi, molte imprese si sono fermate e, con loro, anche lavoratori e imprenditori costretti a rimanere a casa. Il portavoce di Fratelli d’Italia, Gianluca Di Cocco e i consiglieri Andrea Marchiella, Nicola Calandrini, Raimondo Tiero e Matilde Celentano sono intervenuti con alcune idee per superare la crisi.

“Continuando così, purtroppo, le conseguenze con cui il paese sarà costretto a fare i conti – hanno spiegato – sono più tragiche di quanto possiamo immaginare. Per questo motivo è necessario l’intervento dello Stato, e non solo nelle zone dove si stanno verificando i maggiori disagi.

I decreti varati da Conte hanno come scopo quello di mettere nero su bianco tutti i provvedimenti cautelari volti a contrastare l’epidemia da Covid-19. Ma a cuore del Governo, oltre alla salute della gente, ci deve essere l’imprenditoria italiana: servono degli interventi precisi, e servono subito, perché continuando così il conto da pagare sarà molto salato, ed anche la nostra città non sarà da meno.

Un conto quello che le imprese italiane rischiano di pagare alla crisi del coronavirus: tra i 270 e i 650 miliardi di fatturato nel biennio 2020-21”.

Iniziano così le proposte: “È stata fermata l’economia. Era giusto farlo, ma a questo punto è giusto che si fermi anche il resto. Soprattutto la riscossione di debiti e scadenze a livello fiscale, bancario e giudiziario. Sappiamo che i problemi sono molteplici e le risorse scarse ma una particolare attenzione bisogna darla a quelle micro realtà imprenditoriali, alle partite Iva oggi non sufficientemente patrimonializzate per affrontare questi momenti di difficoltà.

Con quello spirito di collaborazione e propositivo che ci contraddistingue, sentiti i nostri consulenti e moltissimi cittadini, inviamo al sindaco Coletta alcuni spunti di riflessione su cui aprire un confronto ed una analisi anche in vista dell’approvazione del prossimo bilancio. Riteniamo che siano necessari da subito degli interventi urgenti, per poi programmare una azione concertata ed organica di interventi per il nostro territorio”.

Propongono quindi un utilizzo di eventuali risorse inutilizzate, da riprogrammare attraverso un percorso socio-economico partecipato. Di valutare l’attivazione di un fondo di microcredito comunale, in accordo con un istituto creditizio locale (BCC o Banca Popolare) per piccoli interventi di massimo 20 mila euro per micro imprese, e partite IVA.

“Esperienze similari, in passato – aggiungono – ve ne sono state in altri Comuni della nostra Provincia. Il fondo del Comune serve per offrire garanzie e per abbattere tassi ed eventuali costi di consulenza”.

Chiedono ancora di valutare la possibilità di utilizzare le somme stanziate per la servitù della centrale nucleare per interventi a fondo perduto a supporto delle Mpmi e start up innovative residenti nel nostro Comune. La possibilità di annullare i tributi locali dal mese di marzo 2020 a tutto l’anno (Tosap, Tari, tasse di affissione, canoni relativi al commercio su aree pubbliche, e rimodulazione quota comunale Imu) e sospensione momentanea dei pagamenti e rateizzazioni.

Farsi parte attiva verso Acqualatina per chiedere la sospensione dei versamenti per tutta la durata dello stato di emergenza. Il rilascio dell’estensione delle concessioni demaniali marittime fino al 2033, disposto dalla legge 145, art 1 comma 682 L. n. 145 del 30.12.2018. L’individuazione di forme di agevolazioni per le attività commerciali, artigianali e dei servizi, finalizzate alla riapertura delle attività. La programmazione sin da subito delle attività collaterali in vista stagione estiva salvo ulteriori proroghe date dall’emergenza Covid19 (gara salvamento, gara parcheggi, recepimento documenti per rimontaggio strutture balneari).