Covid Lazio, nei festivi chiuse grandi strutture di vendita e attività di commercio al dettaglio

Nuova stretta su mercati e grandi centri commerciali. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha firmato la nuova ordinanza valida fino al 30 novembre.

Nei giorni festivi e prefestivi saranno così chiuse le grandi strutture di vendita, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, le farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole.

Negli stessi giorni, su aree pubbliche o private, sono chiuse le attività di commercio al dettaglio, con la sola eccezione delle attività dirette alla vendita di generi alimentari; sono altresì chiusi i mercatini degli hobbisti e i mercatini per la vendita o esposizione di proprie opere d’arte ed opere dell’ingegno a carattere creativo e similari.

Le attività commerciali escluse dalle chiusure previste dalla presente ordinanza ovvero dalle chiusure stabilite dal Dpcm del 3 novembre 2020, sono comunque tenute a garantire: sorveglianza per verificare il rispetto delle distanze interpersonali e il divieto di assembramento; modalità di contingentamento/scaglionamento degli ingressi, allo scopo di assicurare i limiti numerici di presenza di clienti e addetti; le misure di sicurezza e prevenzione individuate nell’allegato 9 del citato DPCM del 3 novembre 2020 “Linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome dell’8 ottobre 2020”.

“Ho appena firmato – ha commentato Zingaretti – una nuova ordinanza che ha come obiettivo quello di limitare occasioni di assembramento, nei giorni festivi e prefestivi, all’interno delle grandi strutture di vendita e delle grandi superfici commerciali, frequentati soprattutto durante il week end.  So bene che si tratta di nuove restrizioni e sacrifici ma sono fatti per combattere il virus e bloccare la curva del contagio.

Questa ordinanza è frutto di una strategia e di uno spirito di prevenzione, figli di una situazione epidemiologica e sanitaria come ci confermano quotidianamente i dati che nella nostra regione è ancora sotto controllo, ma rimane comunque grave e va fermata.

Quello che non dobbiamo assolutamente permettere, però, è che il virus prenda il sopravvento. Non scordiamo che stiamo convivendo con un nemico tanto  invisibile quanto aggressivo, per questo utilizzare la prevenzione come prima arma per combatterlo ci rende certamente più consapevoli e più forti”.