Covid, via libera dell’Aifa agli anticorpi monoclonali prodotti in Bsp

La commissione tecnico scientifica dell’Aifa, dopo una riunione durata l’intero pomeriggio di ieri, ha dato il via libera agli anticorpi monoclonali in Italia. L’ok è stato dato a due anticorpi monoclonali per il trattamento del Covid-19, tra cui quelli di Eli Lilly, prodotti dalla Bsp Pharmaceuticals di Latina Scalo. Tra le condizioni, quella di destinarli a pazienti in fase precoce con alto rischio di evoluzione del virus.

Il governo ha dunque trovato i fondi per i monoclonali per il loro utilizzo per la terapia del Covid-19 come dichiara il direttore generale dell’Aifa Nicola Magrini: “La copertura finanziaria per questa costosa terapia, circa duemila euro per dose per quella prodotta dalla Lilly, è garantita da un fondo individuato dal governo per questi farmaci, quindi dovremmo avere la disponibilità per il trattamento per diverse decine di migliaia di pazienti”.

Questo via libera permetterà di concludere con meno urgenza la campagna vaccinale, sostenendo i pazienti che via via si ammaleranno. Essendo un farmaco, gli anticorpi monoclonali cureranno specialmente nelle prime fasi della malattia, ma hanno anche un ruolo di protezione. Chi è ad alto rischio, dunque, potrebbe utilizzarli per una protezione provvisoria in attesa delle dosi di vaccino. È stato recentemente dimostrato che il farmaco riduce i rischi di decesso da Covid nel 70% dei casi.

“Gli anticorpi monoclonali – spiega Giuseppe Novelli, genetista dell’Università Tor Vergata di Roma sono farmaci precisi, intelligenti e accurati che conosciamo da anni, e che oggi rappresentano l’unica arma farmacologica di cui disponiamo al momento contro il coronavirus. Sono i cosiddetti farmaci biologici usati contro malattie come l’artrite reumatoide e soprattutto, contro i tumori. Sono gli stessi anticorpi che produciamo quando ci ammaliamo o facciamo un vaccino. La differenza è che sono già pronti ed utilizzabili come una sorta di immunizzazione passiva in quanto non vengono stimolate le cellule immunitarie che conferiscono una memoria per produzioni future, come avviene nel caso del vaccino. I monoclonali hanno una durata limitata nel tempo, durano un paio di mesi, fai un ciclo di trattamento e poi lo ripeti se necessario”.